"Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa, dal sindaco come dai tifosi". Inizia a sciogliersi Giancaspro nonostante l'evidente pragmatismo, caratteristica predominante del glaciale presidente (o amministratore unico, fate vobis), a capo della società biancorossa da poco meno di una settimana ma già in pieno controllo della scena. A trecentosessanta gradi.

Azienda, lavoro, programmi, lungimiranza, investimenti, profitti: sono solo alcuni dei capi saldi del suo vocabolario, striminzito in termini di passione e sentimenti nonostante, con il passare dei giorni, il suo cuore stia iniziato a cedere a certe emozioni. Come quelle provate il giorno della sua presentazione, in cui i tifosi lo hanno salutato e abbracciato ricoprendolo di raccomandazioni. Dal ritorno del galletto sulle maglie da gioco, alla scelta dei giusti collaboratori: tante le richieste, che Giancaspro sembra pronto a gestire e, soprattutto, accontentare. 

L'imprenditore di Molfetta affila le armi e si prepara ad una settimana intensa e frenetica. Tralasciando le tante faccende burocratiche, nei prossimi giorni Giancaspro dovrà necessariamente nominare il nuovo diesse (o nuovo diggì), Al Bari serve come il pane un dirigente capace e di comprovata esperienza, che sappia costruire la squadra e gestirne ogni singolo componente. Un factotum, insomma, ma solo per ciò che riguarda l'ambito sportivo, in cui avrebbe pieni poteri. A tutto il resto, ci penserà il neo amministratore unico. Ma non è semplice trovare la giusta soluzione. Giancaspro ha già avviato tanti contatti con diversi dirigenti, tutti di spessore. L'intoppo più frequente che sta incontrando è quello legato allo stato contrattuale (in essere) di diversi profili sin qui sondati. Quando siamo ormai a pochi giorni dall'apertura del calciomercato estivo, molti degli indiziati stanno lavorando da giorni per il bene del loro club di appartenenza, che non vogliono - a questo punto - tradire.

"Grazie per l'invito, ma proprio non posso" il ritornello che Giancaspro si sta sentendo ripetere. Da Angelozzi a Doronzo , passando per Faggiano e Pavone. Tutti restii ad accettare una proposta che li metterebbe di fronte ad imbarazzanti decisioni quando la stagione è di fatto iniziata da alcune settimane. Almeno per le altre. A Bari, infatti, il tempo della semina lo si è sprecato a consumare viaggi e assemblee che, di fatto, hanno solo rallentato l'inizio dei lavori. Inevitabile, dunque, tirare in ballo il vecchio presidente, Gianluca Paparesta. Il suo tentativo di arrampicata ha fatto slittare la copertura delle perdite e, di conseguenza, la programmazione della nuova stagione, che per i biancorossi è partita solo ora con tutte le difficoltà del caso. A proposito, manca anche l'allenatore. Andrea Camplone, silurato senza stile, lascerà il passo chissà a chi. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 26 giugno 2016 alle 16:30
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print