Stagione 2014/2015: un anno intenso e gratificante nonostante i risultati non siano poi stati in linea con le aspettative. Stefano Antonelli è e resterà per sempre legato al Bari, squadra e società per cui ha prestato la sua opera nel primo anno della gestione Paparesta"Che dire, fare calcio a Bari come più volte ho dichiarato, è gratificante da tutti i punti di vista - le parole dell'ex diesse biancorosso a TuttoBari.com - Salvo lo straordinario lavoro fatto per costruire una società che non c'era più, in particolare il settore giovanile, che in soli 10 mesi ha portato 2 squadre su 3 alle finali per lo scudetto e una ritrovata appartenenza su tutto il territorio. Non salvo tantissime altre cose, una su tutte, non essere stato duro e determinato nel confermare la Rosa in blocco dell'anno precedente che aveva miracolosamente centrato i play off e fare dei piccoli ritocchi". 

Gianluca Paparesta, croce e delizia. A distanza di tempo, cosa ti senti di rimproverare al tuo ex presidente?"Sul Presidente non voglio aggiungere nulla a quello che poi le cronache e i fatti si sono palesati dopo la fine del mio contratto. Con il senno del poi, nella vita non si arriva da nessuna parte, ma se avessi il potere di riavvolgere il nastro..."

Cosa c'è nel futuro di Stefano Antonelli? "Il calcio come tanti altri ambienti è in continua evoluzione, così come il ruolo del Direttore Sportivo. Oggi i Presidenti prediligono avvalersi di consulenti e intermediari, i direttori troppo spesso sono relegati alla  gestione dello spogliatoio. Ho il piacere e il privilegio di lavorare nel calcio da più di 20 anni, oggi mi dedico alle consulenze che mi permettono di girare il mondo e interagire con i club più importanti in Europa, se arriverà la giusta occasione sarete i primi a saperlo".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 29 maggio 2017 alle 15:30
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print