Dopo aver lasciato un ottimo ricordo a livello tecnico e umano, Martino Borghese è pronto a sfidare il Bari da grande ex nella delicatissima sfida in programma sabato pomeriggio. Il centrale difensivo del Varese, che dal 2011 al 2013 ha vestito per una stagione e mezza la casacca dei pugliesi, è intervenuto ai microfoni di TuttoBari.com per raccontarci le sue sensazioni in vista della sfida contro i galletti e sul percorso di Varese e Bari che si intreccerà nuovamente all'Ossola tra pochi giorni.

Ultimamente hai avuto qualche problema fisico. Come stai?
“Adesso sto bene, recupero sempre più. Ho avuto per un mese un problema al calcagno, un’edema osseo che fa parecchio male. Dovevo solo sopportarlo e curarmi. Adesso mi sto allenando con continuità: voglio essere al 100%”.

Avete faticato nelle ultime due. Prima una rimonta subìta dal Cittadella e poi il tris incassato a Varese.
“Bologna era un campo difficile. Io voglio ricordare che questa squadra ha fatto nove punti sul campo. E dunque parliamo di punteggi che non sono indice di una partenza negativa. Noi ce la giochiamo. Ci toglieranno un altro punto ancora, però lottiamo e insistiamo sempre più”.

In basso ci sono squadre sorprendenti come Catania e Latina. Nonostante l'avvio handicap, resta una concorrenza aspra.
“Questo è il mio quarto anno di B e un po’ di esperienza mi aiuta a dire che tutti i risultati che vediamo fino a gennaio possono essere rivoluzionati completamente. La storia del Bari insegna. Le cose non andavano bene fino a gennaio e poi si è aperto un altro mondo. Il Catania stesso ora non ottiene i risultati, ma magari all’ultima giornata si giocherà la promozione. Perciò penso che l’importante sia concentrarsi settimanalmente e lavorare”.

E adesso ospitate un Bari in forma. Come fermate Caputo & Co.?
“Per me l’organico del Bari è il migliore della categoria. La società ha creato una squadra importante che permette di avere tante varianti in campo. E contare su un dodicesimo uomo in campo come quello di Bari vuol dire tanto. Ho visto le immagini in aeroporto dopo Catania. Chi conosce Bari, può capire quanto è forte la forza del tifo. Non ti fanno sentire la fatica, ti permettono di fare cose che non pensavi di poter fare. Sarà un avversario ostico, ma noi non temiamo nessuno: abbiamo tanto cuore. Ce la giochiamo sempre e vogliamo i tre punti”.

L’attacco è uno dei punti di forza dei biancorossi con quattordici reti fino ad ora. Saranno clienti ostici per voi difensori.
“Sia in campo che in panchina ci sono giocatori di alta qualità. Ma ti ripeto, non abbiamo paura. Siamo una mina vagante per il torneo. A Bologna abbiamo perso 3-0, ma nel primo tempo potevamo essere avanti. Abbiamo avuto almeno quattro palle gol nette in tutta la partita e poi - sbilanciati - abbiamo subito i gol finali. Siamo una squadra spigolosa, possiamo dare fastidio. Giocare contro un attacco così permette solo di alzare la concentrazione e noi battaglieremo su tutti i palloni”.

Con la maglia del Bari, a Varese, segnasti un gol pesantissimo nel 2012.
“Furono due (ride n.d.r). Fu un gol di rabbia e cattiveria. Era un momento difficile, perché nonostante le tre vittorie iniziali avevamo alle spalle la zavorra delle penalizzazioni e la situazione non era facile. Però insomma: fu una rete pesantissima”.

Per un periodo piuttosto breve hai lavorato con Mangia a La Spezia. Come lo descriveresti umanamente e tecnicamente?
Umanamente non ho molti mezzi per giudicarlo. L’ho conosciuto per un mese e mezzo, non ho costruito un rapporto e penso sia impossibile giudicare una persona in così poco tempo. Guardando il suo curriculum, forse non ha moltissima esperienza. Va riconosciuta senza dubbio la grande esperienza con l’Under 21, però credo che escludendo i mesi a Palermo, spicchi molta Lega Pro con tre esoneri. Perciò io non riesco a giudicarlo, valuto ciò che vedo dai tabellini. Però a quanto vedo a Bari sta facendo davvero molto bene, è molto giovane e io spero per lui che riesca a togliersi tante soddisfazioni".

Intanto c’è caos a Varese per l’allontanamento di Ambrosetti.
“Diciamo che noi vogliamo pensare solo al campo, abbiamo una partita importantissima e lavoriamo a mille. Il mister è un uomo di campo e mi rispecchio molto nella sua identità. È un lottatore che vuole sempre e solo i tre punti. Daremo sempre il massimo e ci limitiamo a discutere del lato tecnico”.

C’è un giocatore del Bari che ti impressiona in particolar modo?
“Ho grande rispetto per giocatori come Donati. Il suo ritorno a Bari m’ha fatto pensare ad un ritorno di cuore e di testa. Può dare tutta la sua esperienza, conosco il suo modo di lavorare ed è tremendo. Un leader incredibile che riesce a caricare l’ambiente molto bene. A me è piaciuto sempre molto Galano, ma alla fine sarebbe scorretto citarne alcuni piuttosto che altri perché il Bari ha un organico completo e tutti i giocatori hanno qualità immense. Permettimi una cosa, però”...

Prego...
“Vorrei salutare tutta la città di Bari e gli amici che ho lasciato lì. Per 90’ sarò come sempre un combattente e non penserò alle emozioni, ma solo al mio lavoro e alla vittoria. Però a gara conclusa avrò sempre un pensiero e un pezzo di cuore per la mia Bari".

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ESCLUSIVA CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM

 

Sezione: Esclusive / Data: Mer 22 ottobre 2014 alle 19:45
Autore: Marco Fornaro
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