Bari e Frosinone sono state due tappe sul cammino di Guido Carboni, allenatore dei biancorossi dal 2004 al 2006 e dei ciociari nella stagione 2010/11. In vista del match di sabato, in programma al Partenio di Avellino, la nostra redazione ha intervistato il tecnico toscano.

Mister, il Frosinone è a sette punti. Il Bari è fermo a quota tre. Come ha visto le due squadre in quest'avvio?

"Il Frosinone è nettamente la squadra più forte del campionato. Dopo aver sfiorato la promozione, è stata rinforzata ed è la candidata numero uno per la promozione in serie A. Il Bari è stato potenziato nel modo giusto con il mercato. Peccato per il passo falso col Venezia ma ci può stare, speriamo si tratti di un incidente di percorso che possa far crescere Micai e compagni".

Per il Bari non è la gara più semplice dopo due sconfitte di fila. 

"Vero, ma è anche una sfida che può dare certi stimoli. Fare risultato con il Frosinone farebbe crescere l'autostima necessaria per poter ripartire dopo due stop consecutivi. Il Bari deve dare un segnale forte, senza dubbio servirà una prestazione di grande personalità".

Si affronteranno Longo e Grosso, due tecnici giovani in cerca di gloria.

"Sono entrambi preparati e lavorano in piazze ambiziose. Tra i due, Longo è però avvantaggiato. Ha un organico ricco e variegato. Allo stesso tempo, Grosso sa bene quante aspettative ha la piazza barese".

La fase difensiva del Bari è apparsa insufficiente nelle ultime uscite. Questione di uomini?

"Non credo. Grosso è stato un ottimo difensore, sa benissimo che l'equilibrio è un elemento fondamentale per questa categoria. Troverà presto la quadratura giusta per la squadra".

Alle spalle del Frosinone, chi può competere per un posto in A?

"Non vedo una squadra che possa prevalere sulle altre".

E il Bari?

"Può giocarsi le sue chances ad armi pari con Pescara, Perugia, Empoli, Palermo".

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Sezione: Esclusive / Data: Mer 13 settembre 2017 alle 19:15
Autore: Gianluca Sasso
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