Nell'album dei ricordi non proprio esaltanti dei tifosi biancorossi una sfida contro la Cremonese resterà indelebile. In terra lombarda, il Bari subì una clamorosa sconfitta: era novembre 1995, finì 7-1 a favore dei grigiorossi. Uno dei protagonisti di quell'infausto pomeriggio fu Alberto Fontana, all'epoca portiere dei biancorossi. "Fu incredibile perdere uno scontro diretto con quello scarto - ricorda l'ex numero uno - eravamo in crisi, Fascetti (il tecnico esordì in quella gara, ndr) sdrammatizzò negli spogliatoi. Non infierì".

L'anno seguente, in B, il successo di Cremona fu fondamentale per la rincorsa alla promozione: "Partimmo bene, poi arrivò un momento di flessione - continua Fontana - quando acquistammo consapevolezza nei nostri mezzi, non ci fermammo più. Avevamo Flachi, Di Vaio e Ventola avanti: erano terribili. Grandi meriti furono di Fascetti, bravo ad assemblare la squadra. Ingesson fu decisivo. Voleva vincere sempre, perfino in allenamento. Nel periodo peggiore richiamò l'intera squadra a spingere verso l'unico obiettivo: la serie A. Un gigante buono, un leader unico (si commuove, ndr)".

Tornando al presente, Fontana inquadra così i numeri del Bari, vittorioso in undici occasioni ma sconfitto ben nove volte in ventiquattro giornate: "Rischiare per vincere paga nell'economia del campionato cadetto. D'altro canto però, la squadra matura capisce quando c'è la giornata no. Aver vinto contro il Frosinone può rappresentare la svolta".

Sulla sfida ad alta quota di stasera, conclude: "Mi piace molto la Cremonese. Il Bari può accontentarsi anche del pareggio, la continuità è fondamentale in serie B. Resto della mia idea: il Bari può puntare alla promozione diretta, nonostante lo svantaggio fin qui accumulato. Può accadere ancora di tutto, ad aprile arriverà la resa dei conti".

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 16 febbraio 2018 alle 15:00
Autore: Gianluca Sasso
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