"Salerno e Bari? Ricordo i derby e i miei gol". Massimo Ganci è uno dei doppi ex della sfida che domani pomeriggio si rinnoverà all'Arechi. L'attaccante milanese, oggi al Pavia, ha sfogliato l'abum dei ricordi, ripensando ai suoi trascorsi in Puglia e Campania: "Indimenticabile quella punizione al Lecce - continua Ganci ai microfoni di TuttoBari - vincemmo 3-1 al Via del Mare. Con la maglia granata, la mia rete valse un successo fondamentale in ottica salvezza nella sfida contro l'Avellino".

Salernitana in piena zona play-off, è una sorpresa?

"Per me no, anzi. Deve ambire per un posto nei playoff. Sono contento dell'andamento attuale  ma è ancora presto per fissare degli obiettivi".

Appaiata alla formazione campana c'è il Bari.

"Mi aspettavo qualcosa in più, manca qualche punto a Galano e compagni".

Domani sarà probabilmente sfida tra Floro Flores e Bocalon. Così diversi ma accomunati da un fattore: il gol. Chi preferiresti avere in squadra?

"Il curriculum direbbe Floro Flores. I numeri sono ovviamente dalla sua parte. Bocalon si sta affermando adesso, tra qualche anno lo vedremo in serie A".

Sulla panchina del Bari c'è Fabio Grosso. Conosci la piazza di Bari, sapra mantenere le pressioni?

"Se non le ha vissute lui (sorride, ndr). È bello vederlo allenare il Bari, l'ho seguito anche quando era alla Primavera della Juve, ha avuto un ottimo rendimento. Adesso è giusto che si misuri con la serie B con l'augurio che possa presto riportare i biancorossi in A. Ma non è affatto facile".

Hai vissuto un solo Salernitana-Bari da protagonista. Una partita "maledetta" per i risvolti giudiziari successivi. Cosa ricordi di quel pomeriggio?

"Fu una partita come tante altre. Poi son sorte alcune situazioni spiacevoli e la mia squalifica".

Eppure quella gara ti ha cambiato la vita.

"Certo. Improvvisamente, non potevo più giocare. Purtroppo, la gioia per l'assoluzione della giustizia penale non mi ha restituito gli anni di inattività conseguenti alla squalifica comminata dalla giustizia sportiva. Nel tribunale penale ci si può difendere, in quello sportivo no. C'è bisogno di cambiare qualcosa, per me è stata una brutta botta".

Resta ancora un pizzico di amarezza?

"Senza dubbio. Fa male, molto male. Chi oggi indossa la fascia da capitano, e gioca in serie A, ha tirato in ballo me e altri calciatori innocenti. Ho i brividi quando vedo calciatori coinvolti ancora in attività, è scandaloso".

Tra gli assolti anche il tuo ex compagno e capitano Gillet.

"Sono certo che Jean Francois non c'entri nulla con quella brutta storia. Oltretutto è stato assolto come me".

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 03 novembre 2017 alle 20:00
Autore: Gianluca Sasso
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