Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? È difficile valutare positivamente la prova del Bari, raggiunto solo all'ultimo istante dal Frosinone, ma protagonista di una partita tutt'altro che esaltante. Il secondo successo esterno di fila, seppur non proprio clamorosamente meritato, sarebbe probabilmente servito agli uomini di Mangia ad acquisire più consapevolezza nei propri mezzi. Al Matusa infatti, la formazione biancorossa ha palesato ancora le lacune, soprattutto sotto il punto di vista psicologico, registrate nei precedenti match.

In particolare l'attacco si è dimostrato piuttosto abulico e non è un caso che la rete dei biancorossi sia scaturita dalla grande giocata di un singolo. È vero, avere in rosa elementi come Donati aiuta molto, ma non sempre il singolo può sopperire alle defezioni del gruppo.

Contro il Frosinone le ali biancorosse non sono riuscire a spiccare il volo: Galano e Stevanovic hanno giocato una partita decisamente al di sotto delle loro capacità. L'ex Torino ha anche avuto una chance nella prima frazione ma ha sprecato malamente da buona posizione. Inoltre, Nel reparto offensivo si è sentita maledettamente anche l'assenza di capitan Caputo. Wolski, alla prima coi galletti ha cercato di fare quel che poteva ma non è affatto bastato mentre De Luca, dopo aver sprecato una buona occasione in avvio, si è man mano spento col passare del tempo collezionando la terza partita incolore di fila. La zanzara, dopo l'esordio scintillante contro il Savona, ha registrato una flessione preoccupante.

Contro il Livorno servirà qualcosa di diverso. Mancherà ancora Caputo mentre Rozzi non è ancora in condizioni di forma accettabili nonostante lo spezzone di gara giocato col Perugia. Alcuni tifosi cominciano a nutrire dubbi: toccherà a Devis Mangia spazzarli via per garantire un futuro più roseo alla Bari.

Sezione: Focus / Data: Lun 15 settembre 2014 alle 09:30
Autore: Gianluca Sasso
vedi letture
Print