Senza infamia e senza lode. Si potrebbe definire così l'avvio nel girone di ritorno del Bari targato Davide Nicola: una squadra ancora in costruzione tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello tattico, meno brillante del previsto ma comunque più prudente. Ne sono una conferma i due pareggi ottenuti con Perugia ed Entella, due gare in cui l'undici biancorosso ha da una parte curato maggiormente la fase difensiva, dall'altra avrebbe potuto tentare di affondare l'avversario con maggiore convinzione.

Nonostante alcuni episodi negativi, come l'espulsione di Rada, il cambio di modulo dal 3-5-2 al 3-4-2-1 ha sortito effetto, garantendo una maggiore fluidità alla manovra di gioco ed una buona intesa tra gli attaccanti Ebagua e De Luca. E' tuttavia prematuro stabilire se la trasferta umbra abbia posto o meno le basi per un buon prosieguo di campionato, in attesa degli ulteriori rinforzi richiesti dal tecnico piemontese.

Resta il dato di cosa è cambiato nel girone di ritorno rispetto all'avvio di quello d'andata. Il sodalizio biancorosso riuscì con Mangia a racimolare un punto in più. Ma se contro l'Entella la vittoria giunse in scioltezza soltanto a metà ripresa, fu contro il Perugia al San Nicola che il Bari palesò le prime vere difficoltà stagionali. Alle espulsioni di Defendi e Caputo, si aggiunsero grosse disattenzioni difensive ed un'incapacità psicologica nel riuscire a ribaltare lo svantaggio iniziale. Diversi anche il modulo (4-4-2) e gli interpreti, Stoian e Stevanovic su tutti.

​Un avvio brusco quello dello scorso settembre, e che fece crollare progressivamente le certezze del tecnico di Cernusco sul Naviglio, costretto a ripiegare sul 4-3-3 dopo il pareggio in extremis di Frosinone. Riuscirà mister Nicola a ribaltare la situazione? Un'impresa difficile ma non impossibile per l'ex Livorno, a patto che i suoi abbiano ben inteso la teoria dell'alpinista, spesso citata in conferenza stampa: un passo alla volta, senza guardare troppo la vetta...

Sezione: Focus / Data: Dom 25 gennaio 2015 alle 14:00
Autore: Domenico Brandonisio
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