Il derby, andato in scena ieri allo Zaccheria, può essere tranquillamente ribattezzato come il derby degli errori (o degli orrori). In soli sei minuti di gioco, si è assistito al "best of" di una gara non propriamente indimenticabile. Una giostra dei passi falsi iniziata con l'autogol di Gyömbér e sublimata da un rinvio-assist di Guarna sui piedi di Nenè. 

Quest'ultimo evento ha cambiato le prospettive e la storia del match. Prima del 29', il pubblico foggiano volava sulle ali dell'entusiasmo, ringalluzzito dal vantaggio e bramoso di vendicare il risultato dell andata. Poi l'errore inaspettato che ha cambiato tutto, quel rinvio ad occhi chiusi che ha cambiato risultato e stato d'animo.

Lo Zaccheria subisce un mutamento: da pubblico amico si trasforma nel più intransigente e severo dei giudici. Davanti a cotanto accanimento nei confronti di Guarna, il solo Stroppa si erge a sua difesa: "Non me ne frega niente dell'errore. Enrico ha provato a giocare a calcio ed ha sbagliato. Non gliene faccio una colpa".

Eppure, il portiere non è nuovo a questo tipo di errori. La mente torna alla sera del 5 febbraio 2016, Bari-Crotone. Dopo aver riacciuffato il pari, il San Nicola è testimone di un rinvio folle da parte dell'estremo difensore. Un errore, il primo di questa sfortunata serie, che quella volta - a differenza di ieri - costò carissimo al Bari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 aprile 2018 alle 14:30
Autore: Michele Lestingi
vedi letture
Print