Bari sta vivendo la sua ennesima estate di cambiamenti radicali, in ambito societario tanto quanto in quello tecnico. Il 23 giugno scorso iniziava la nuova era Giancaspro e dopo una settimana si sono aperte le porte del mercato. Per fare il punto della situazione la redazione di TuttoBari.com ha sentito, in esclusiva, Lorenzo Amoruso. Difensore centrale, oggi opinionista e commentatore, Amoruso è nato a Bari e cresciuto nel vivaio del galletto. Ha indossato per più di 70 volte il biancorosso prima di trasferirsi a Firenze e poi proseguire la sua carriera tra Rangers, Blackburn e Cosmos.

Un mese di Cosmo Giancaspro: cosa pensa dell’operato del nuovo presidente del Bari?

"Per adesso sembra che si stia muovendo bene. Ogni volta che c’è un cambio di gestione c’è necessità di riorganizzare e Giancaspro si è trovato tra le mani una creatura non sua. Si sta circondando dei profili interessanti, anche se poi il tutto sarà giudicato sulla base dei risultati della squadra perché è su questa base che viene giudicato l’operato di un’azienda. Dobbiamo aspettare la fine del calciomercato".

Sono arrivati Moras e Fedato, è tornato De Luca e a breve verrà ufficializzato Cassani. Come valuta il mercato?

"Il mercato fino a questo momento sembra buono. Stanno prendendo giocatori che conoscono la categoria e hanno la motivazione giusta per venire a Bari, conoscono l’ambiente e ciò che la società vorrebbe fare il prossimo anno. Stanno aggiungendo esperienza e possono dare qualcosa in più alla squadra per provare a salire in Serie A, dopo l’ultimo campionato e quello che potremmo definire un fallimento soprattutto in rapporto ai soldi spesi".

Cosa manca ancora alla rosa del Bari?

"La rosa è competitiva, forse servirebbe avere qualche ricambio in più, perché quando sono stati fuori i titolari, i senatori, quelli che danno la vera impronta alla partita, i sostituti non sono stati all’altezza. La Serie B è un campionato lungo, difficile in cui le squadre hanno bisogno di giocatori che pur non essendo titolari si facciano trovare pronti o comunque diano all’allenatore la possibilità di fare cambi e avere forze fresche".

Torniamo al recente passato: come ha visto la vicenda Paparesta?

"Gianluca ha provato a portare entusiasmo e la sua voglia di ricostruire una società e per certi versi ci aveva anche preso, per altri ha sbagliato a fidarsi di qualcuno, se è arrivato al punto in cui ha dovuto lasciare perché non aveva più fondi. Oggi come oggi non è facile prendere una società come il Bari, una piazza tanto ambiziosa e portarla ad avere un ruolo da regina".

In conclusione, i suoi pronostici sul campionato che verrà?

"È ancora presto perché il mercato è nel vivo. Ovviamente il Bari rientra tra le favorite, ma è rischioso fare pronostici. C’è il Verona, il Carpi, non vedo il Frosinone tra le squadre pronte a lottare subito per la Serie A. I colpi migliori arriveranno alla fine del mercato quindi dobbiamo aspettare".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 25 luglio 2016 alle 20:30
Autore: Gianluca Lippolis
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