Il Bari si lecca le ferite dopo il deludente pareggio ottenuto al Matusa. Ad amareggiare il tifo del capoluogo non sono unicamente le modalità con cui è maturato il gol di Paganini ma anche le scialbe prestazioni raccolte da numerosi galletti, incapaci di esprimere al meglio proprio quelle qualità che avevano incantato il tandem Antonelli-Mangia

Sul banco degli imputati è finito anche Alen Stevanovic, opaco in questa fase iniziale di campionato e tra i peggiori della trasferta laziale. Il talento serbo non riesce a dare spolvero alla sua stoffa e, contro i canarini, si isola sulla corsia di destra estraniandosi dal gioco.  Poco dinamico nella prima parte di gara, cerca il fondo con frequenza sbagliando puntualmente il cross. Svogliato anche i fase di copertura, il giocatore cresciuto nelle giovanili nerazzurre supporta poco i compagni di reparto che spesso si vedono obbligati a tapparne i buchi lasciati a centrocampo. Inconcreto negli inserimenti fallisce il tap-in vincente al 26' quando spara in tribuna, con un destro al volo, il traversone di Sabelli. Dopo un primo tempo sottotono Mangia lo ripropone nella seconda frazione sperando in un riscatto dell'undici biancorosso ma l'ex Palermo non ripaga la fiducia del mister che, all'ennesimo tocco sbagliato, lo sostituisce con Romizi.

Mangia, nella settimana che precede l'ostico impegno casalingo col Livorno, dovrà dunque lavorare non soltanto in chiave logistica ma anche sotto il profilo psicologico, al fine di risollevare il morale dei tanti galletti afflitti dai recenti risultati e con la speranza che anche la giovane stella serba torni a brillare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 settembre 2014 alle 19:30
Autore: Ivan Barnabà
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