Si avvicina il momento clou della stagione e il Bari non può farsi trovare impreparato. Coloro che si aspettavano una passerella in quel di Perugia, saranno rimasti delusi. La preoccupazione c'è, ed è evidente. La squadra contro i grifoni è sembrata quasi volersi accontentare dello status quo: se Trapani e Pescara non accelerano, il punticino basta e avanza. 

POLVERI BAGNATE - Se questa non è crisi, poco ci manca. Di contro ad una difesa pugnace, l'attacco dei galletti pare abbia cominciato a girare a vuoto. E' innegabile come la condizione di taluni elementi possa influire sui risultati delle partite. E nelle recenti prestazioni si è rivelato fondamentale l'apporto di un giocatore come Rosina. Il Bari sa di poter contare sul suo talento. Ma quando questi incontra difese arcigne e mastini del centrocampo, le cose si complicano. Specie in questo frangente, quando sarebbero serviti, eccome, il fiuto rapace di Maniero, l'imprevedibilità di Sansone e perché no? La freschezza di un giovane come Puscas (ieri seduto in panchina, ndr). Risultato? Negli ultimi tre match, i galletti sono andati a segno solo in due occasioni: l'autogol decisivo di Ascoli e l'invenzione di Rosinaldo contro il Modena.

FIDUCIA - Ora più che mai, bisogna averne tanta. Sperando in un risveglio delle punte, e nell'aiuto - non dimentichiamolo - di un certo De Luca, i prossimi appuntamenti saranno delle prove d'appello da non fallire: a cominciare dalla supersfida col Cagliari, passando per la trasferta di Brescia e giungendo finalmente all'ultima giornata con lo scontro diretto contro il sorprendente Trapani. Occorre fare più punti possibili per poter ritornare a sedere con i primi della classe. In quella serie A che ci sta aspettando ma, attenzione, il treno per i playoff non ammette ritardatari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 maggio 2016 alle 12:00
Autore: Fabio Mangini
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