Fuori dal terreno di gioco, come non gli succedeva dalla gara contro il Livorno, seconda e ultima giornata di una squalifica mal digerita ad inizio campionato. Per Francesco Caputo, capitano di un Bari che non sa più vincere, quello di ieri a Perugia è stato il pomeriggio più complicato. Out per scelta tecnica, questa volta. In panchina per l'intera durata del match, a guardare Galano, Ebagua e De Luca, correre al suo posto.

Nulla di fantascientifico nella professionalità di scelte effettuate con la massima serenità. Caputo è finito declassato dal cambio di modulazione offensiva deciso in settimana da Nicola. Il nuovo acquisto Ebagua, chiamato a rinforzare il reparto, gli è stato preferito come punta centrale, supportato da due correnti più esterne di gioco, abili e ficcanti. Un esperimento che ha destato buone impressioni, nel primo tempo, prima dell'inferiorità numerica e del fisiologico cambio tattico, sollecitatosi in corsa.

LE PROSPETTIVE - L'altamurano, a 27 anni, forte di oltre 200 presenze tra i professionisti, e una sessantina di reti sparse tra Bari, Siena e Salernitana, non può che restare oggi un calciatore di livello, centrale per qualsiasi progetto o semplice intenzione. Ha rinnovato il suo contratto col Bari fino al 2018 nei primi giorni del 2015 nonostante tante voci e qualche recente passaggio a vuoto extra-campo che ha rischiato di minare il legame con la tifoseria. Profilo carismatico nello spogliatoio, è personaggio riconosciuto dai compagni. Ad una settimana dalla chiusura del mercato tutto può succedere, ma solo sulla base di ragionamenti tecnici e opportunità sopraggiunte e condivise. 

Se Nicola dovesse infatti optare per una trasformazione definitiva del suo proverbiale 3-4-1-2, in 3-4-3, a maggior ragione con l'innesto di una nuova punta centrale, Caputo finirebbe per vedere avanti a sè ridotti ulteriormente gli spazi. Qualche società di B potrebbe allora farci un pensierino. E in Lega Pro, occhio al Matera di Columella, grande estimatore del bomber altamurano. Rottura consensuale o rinascita, lo deciderà la voglia di riemergere di Caputo, che negli ultimi tre mesi ha segnato solo due volte, contro il Trapani nel giorno dell'esordio in panchina di Nicola, e a Brescia durante la settimana natalizia. Ore di riflessione, per tutti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 gennaio 2015 alle 17:00
Autore: Davide Giangaspero
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