Occasione persa. Il Bari ha ottenuto solo un pareggio in casa con lo Spezia. Secondo boccone amaro fra le mura amiche dopo quello di sabato scorso contro la Pro Vercelli: i biancorossi non hanno dato scossoni alla classifica. A livello individuale il turnover di Grosso esibito ieri ha offerto spunti. Curioso sarà ora capire le gerarchie per il futuro, oltre che per l'immediata trasferta di Cittadella in programma sabato.

CHI SALE - Brienza su tutti. Il vero dieci spirituale dei biancorossi è entrato anche ieri dalla panchina. Impatto devastante e ancora un gol di pregevole fattura. Forse sarebbe il caso di regalargli una chance dal primo minuto, pur nella conclamata constatazione dell'efficacia dei suoi ingressi a gara in corso. Si è affacciato poi per la prima volta in campo Balkovec: lo sloveno è lontano da un chiaro protagonismo, ma ha iniziato la sua corsa. Con il D'Elia non sempre impeccabile delle ultime settimane, potrebbe anche veder lievitare il suo nome nell'emisfero barese con possibilità di conferma già nella trasferta in Veneto. Bene Henderson, lo scozzese rappresenta ormai una colonna dell'undici biancorosso.

CHI SCENDE - In tanti. Dalla difesa all'attacco non son mancate ieri le note stonate. La coppia Marrone-Diakitè non ha offerto garanzie. Specie l'ex Juventus sembra avere chiara necessità di una stampella: Gyomber l'uomo giusto, ieri infortunato. Non ha brillato Stefano Sabelli: forse troppe partite per l'ex Roma che potrebbe essere alternato con Anderson (ieri in panchina). A centrocampo è a corto d'ossigeno anche Basha: guardare con più fiducia a Petriccione potrebbe non essere una cattiva idea. Male, anzi malissimo, l'attacco: Nenè impalpabile ha sprecato la chance. Galano in calo come Improta. Kozak, Cissè, lo stesso Brienza, si candidano per sabato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 marzo 2018 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoBari
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