“Il Bari ha giocato per vincere”. “Abbiamo raggiunto una certa continuità di risultati”. “Mancano alcune cose che si possono raggiungere solo col tempo”. Ipse dixit. Ok, sarà il caso di riavvolgere il nastro e riascoltare. Niente, le parole sono sempre le stesse. Un attimo di sospensione, un grosso punto interrogativo, un respiro e adesso proviamo a ricapitolare.

Bari-Bologna: mister Nicola inscena una conferenza stampa pre-partita piuttosto ardita, i giocatori vaneggiano circa la possibilità di scendere in campo con la ferocia di undici leoni, il pubblico risponde con 40 mila voci nella sera della sfida. I biancorossi pareggiano, uno a uno, non sfruttando il vantaggio di un uomo e rischiando persino di perdere se non fosse per la serata di grazia del loro portiere. A fine partita i tifosi commentano la prestazione a suon di fischi. Il mister non si dice deluso: il riassunto, grosso modo, in quei virgolettati poco più su. Dunque, c’è evidentemente un filo logico spezzato nel racconto della storiella, o quanto meno, qualcosa che sfugge ad una prima (ma anche seconda e terza) lettura. Proviamo a dare credito alle parole del tecnico.

“Il Bari ha giocato per vincere”. Può darsi che, effettivamente, Nicola volesse vincere. D’altronde il cambio Minala-Romizi lo ha dimostrato. Già, ma un po’ chiunque sogna la pace nel mondo: non è solo con l’intenzione che si costruiscono i successi. O forse può essere sufficiente? “Abbiamo raggiunto una certa continuità di risultati, anche se non di alto livello, visto che siamo al terzo pareggio consecutivo”.  Lessicalmente, è impeccabile: si può associare la parola continuità alla conquista di un punto a partita per tre giornate di fila. Sportivamente, è follia. A Bari, è follia. Sono mesi che Nicola, travestitosi da Indiana Jones, va alla ricerca del suo Santo Graal, e ora, dopo un’infinità di finali (l’11 marzo, erano 12 nelle parole di Antonelli) non vinte, si vuol davvero credere che continuità significhi continuare a pareggiare? Può darsi, in fondo anche Jimi Hendrix diceva che per avvicinarsi al paradiso è necessaria un po’ di follia. “Mancano alcune cose che si possono raggiungere solo col tempo”. Tempo, tempo, tempo. Ne è passato così tanto che il campionato sembra quasi volgere al termine. Magari è solo un’impressione, in cinque partite tutto può cambiare.

I prossimi avversari saranno: Carpi, Cittadella, Latina, Brescia, Spezia. Tre trasferte e due incontri casalinghi (contro Cittadella e Brescia). “I tifosi sono liberi di fischiare se ritengono che la squadra non ha fatto il massimo per vincere”. Mister, vorremmo avere la sua fiducia, ma ci scuserà se noi non ci crediamo più.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 25 aprile 2015 alle 20:30
Autore: Gianluca Lippolis
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