Intervista a Gianluca Paparesta sulle pagine di Repubblica. L'ex presidente biancorosso è stato assolto dai capi d'imputazione che pendevano sul suo conto. "So solo io cosa ho passato. Ho vissuto per anni come se fossi un appestato", il pensiero.

Paparesta fa chiarezza: "Pensavo al ritorno in A, a costruire un centro sportivo, a strutturare un vivaio florido, alla società come punto di forza del marketing territoriale. Ancora oggi sono convinto che queste idee avrebbero avuto in lungo respiro e forse anche la vita del club sarebbe cambiata. Ma naturalmente non avevo i soldi per fare tanta strada da solo. Ho iniziato con il prestito di Infront, poi ho cercato imprenditori che sostenessero il mio progetto. Il territorio non ha risposto come immaginavo, ma non mi sono perso d’animo e ho cercato all’estero, prima i russi, poi Datò Nordin. Io sono andato personalmente in Malesia, ho incontrato anche il re e la regina. In quei giorni c’erano decine di giornalisti del posto che seguivano con grande interesse la vicenda. Ma i soldi non sono mai arrivati perché i trasferimenti di grandi somme di denaro a livello internazionale non sono facili. L’ho capito meglio adesso che sono a Milano e nella mia attività di commercialista mi capita di verificare intoppi di questo tipo. Ma prima non lo sapevo e affrontavo tutto con più fiducia. Anche troppa".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 25 aprile 2024 alle 11:18
Autore: Redazione TuttoBari
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