Rafal Wolski, la ciliegina sulla torta biancorossa. Stando almeno alle intenzioni di Antonelli. Purtroppo al momento più che la ciliegina sembra essere l’ingrediente sbagliato, quello che non sai come e dove inserire.

Il giocatore polacco è giunto a Bari accompagnato da gran clamore e grandi ambizioni: si tratta di un classe ’92 con all’attivo 14 presenze (ed un gol) in Serie A e 4 presenze nella nazionale maggiore. Insomma, non certo l’ultimo degli arrivati. E, qualora i numeri del precoce ragazzo di Kozienice non fossero stati sufficienti, sono arrivate le parole di tutti gli addetti ai lavori a confermare la bontà dell’acquisto: “E’ un lusso per la Serie B”. Difficile pensarla diversamente, soprattutto dopo averlo visto giocare con la viola: intelligenza e classe cristallina.

Tuttavia, l’aria pugliese non deve aver sortito un bell’effetto su Wolski. Nel capoluogo s’è fatto piccolo, spaesato ed incapace di incidere in campo. Un corpo completamente estraneo nell’undici di Mangia. Alle legittime difficoltà dell’esordio, avvenuto a Frosinone, ha fatto seguito il secondo tempo di Vicenza: due facili occasioni sbagliate sullo 0 a 0 pesano sul computo finale. Ieri l’ultima prova deludente a Lanciano, conclusasi dopo 57 minuti di non gioco.

Non vanno certo dimenticate le attenuanti. La prima a venire in mente è il tempo di adattamento: Wolski è da un mese con la squadra, tempo talvolta insufficiente a creare il giusto feeling con mister e compagni. Seconda e ben più importante, la collocazione tattica. L’ex Legia Varsavia è un trequartista, abituato a muoversi su tutto lo spazio tra le linee di centrocampo e attacco. Mangia lo ha schierato come esterno sinistro del tridente offensivo e ieri addirittura come mezzala sinistra. La prima è una posizione che sulla carta potrebbe confarsi alle qualità del ragazzo, sulla seconda è arrivata, pesante, la sentenza negativa di Lanciano.

La speranza, per Wolski, per Antonelli e per i tifosi è che il talento non vada sprecato e che presto il giocatore si adatti al nuovo modulo: che sia l'attuale 4-3-3 o che si ritorni al 4-4-2.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 settembre 2014 alle 18:15
Autore: Gianluca Lippolis
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