Mai arrendersi. Mister Herman Zheng fa sul serio. L'imprenditore asiatico ha svelato i programmi e gli obiettivi futuri del fondo governativo, che fa capo alla Winston Group, in un'intervista fiume a La Gazzetta del Mezzogiorno. Il suo sogno resta dunque in piedi. Entrare nel mondo del calcio e farlo dalla porta che conduce all'acquisizione della maggioranza della società biancorossa: "Vorrei portare stabilità finanziaria di lungo periodo. Poi vorrei dotare il club di un forte assetto organizzativo coerente sul modello indicato dalle norme Uefa e infine migliorare possibilmente i risultati sportivi mediamente ottenuti dal Bari nel corso della sua storia ultracentenaria", ha spiegato l'uomo d'affari al quotidiano pugliese.

Il suo interesse per il Galletto è stato frutto del caso, o meglio del destino: "E' stata una casualità nonché una benedizione. - ha dichiarato - Me l'ha proposto un mio collega americano che conosce un pugliese tifoso del Bari. Volevo espandere in Europa le attività della Winston e investire in un club dal potenziale inespresso come il Bari".

Ma quali sono gli effettivi rapporti con l'attuale presidente biancorosso? "Ho conosciuto Paparesta in video conferenza a giugno 2015. - ha proseguito Zheng - Avrei voluto incontrarlo quando sono stato a Bari a dicembre ma purtroppo i suoi impegni non lo hanno reso possibile. Da lui vorrei sapere se ha effettivamente intenzione di vendere il Bari al mio Gruppo. Poi anche di persona vorrei sapere quale sia la cifra da lui richiesta. Un suo ruolo nel Bari? Credo che se ne possa discutere in futuro e non debba costituire pregiudiziale a proseguire o meno nella trattativa. Ho firmato due patti di riservatezza. Uno a giugno, con altro advisor ed uno a novembre perché nel frattempo la Banca Popolare di Bari era diventato advisor del club".

Zheng fornisce poi in seguito spiegazioni sulle garazie finanziarie del fondo cinese: "Credo che su questo argomento ci sia un po' di confusione. La prassi internazionale di riferimento stabilisce che il potenziale acquirente debba fornire garanzie solo nel momento in cui presenta una formale offerta di acquisto. Ad oggi io e il mio advisor abbiamo poche risicate informazioni sull' FcBari, assolutamente insufficienti per eseguire una corretta due diligence, eseguita la quale saremmo in grado di presentare un'offerta di acquisto adeguatamente corredata di idonee garanzie bancarie. Paparesta mi ha però richiesto di presentare delle referenze bancarie sulle quali non ritengo opportuno dare alcun dettaglio. Posso solo garantire che, come dimostrato alla Banca Popolare di Bari, non rappresenti ostacolo alla trattativa".

Ma a quanto ammonterebbero gli eventuali investimenti futuri? "Non posso dire le cifre. Sia perché sono oggettivamente coperte dall'accordo di riservatezza. E sia perché non ho alcuna intenzione di creare aspettative che oggi possono essere fraintese. Se mai acquisterò l'FcBari, garantirò al club stabilità finanziaria e patrimoniale di lungo periodo".

Sulle idee circa l'utilizzo dello stadio San Nicola: "Credo che ogni squadra di calcio debba avere una casa degna degli obiettivi che intende raggiungere e della propria ambizione. - ha sentenziato - Avrei voluto visitare lo stadio ma non mi è stato permesso, anche se al momento della mia visita in Puglia era completamente vuoto. Da quelle poche informazioni in nostro possesso, è evidente che così com'è il San Nicola non risponde minimamente a quello che noi riteniamo essere l'opitum. Le alternative saranno due quindi: ristrutturazione o costruzione di un nuovo impianto. Cose che dovremmo discutere solo con il Sindaco e la Municipalità di Bari, preferibilmente il più presto possibile perché capite bene questo sì che potrebbe rappresentare un pre-requisito fondamentale".

E se un giorno giocasse nel Bari un giocatore cinese? Ecco la sua risposta: "Sarebbe un sogno. Il nostro Governo ha avviato un'imponente  campagna di diffusione della pratica del calcio e del calcetto, addirittura inserendola nelle materie d'insegnamento al programma di educazione fisica nazionale. Se riuscirò a ad acquisire FcBari avvieremo un programma per l'apertura di scuole calcio in Cina, ovviamente con il brand FcBari e proprio con la speranza di avere un giorno una stella cinese nella nostra squadra".

Tuttavia il Bari di mister Zheng punta anche ad essere italiano: "Ho firmato una procura speciale per la costituzione di una nuova società, il cui consiglio di amministrazione sarà formato da un gruppo di manager e imprenditori locali. Affiderò la gestione del club a manager che abbiano le capacità e le competenze necessarie per portare il club ai livelli che attendiamo, a partire da quello della serie A. Ovviamente sarà marcato lo stampo italiano di questa squadra e della sua storia. Ciononostante non escludo che possa esserci con il passare del tempo ambiziosi obiettivi di espansione in Europa e che possano essere integrati manager stranieri".

Un presidente molto presente e vicino alle sorti della squadra? "Cercherò di essere il più vicino possibile alla squadra e a tutti gli investimenti che proveremo a mettere a segno. E' ovvio tuttavia che le deleghe operative saranno affidate da un gruppo di manager capaci e competenti".

Sulla possibile valorizzazione del marchio FcBari, Zheng ha le idee piuttosto chiare: "Amplieremo sicuramente i mercati di riferimento tradizionali. - ha proseguito - A cominiciare da quello cinese e asiatico dove intendo avviare uno specificio piano di marketing che miri ad utilizzare la mia consolidata esperienza. Ma anche potenziando l'offerta di servizi e prodotti. Penso soprattutto ad un canale Tv dedicato e molto altro ancora per una passione, come quella che muove l'intera città di Bari. Un messaggio ai tifosi? Non faccio proclami. Ma se dovessi riuscire ad acquisire l'FcBari potrei garantirle una stabile partecipazione in serie A, per far crescere il numero dei suoi tifosi, fidelizzandoli sempre più e rendendoli orgogliosi di essere sostenitori di questo club".

E sulla possibilità di un coinvolgimento di altri soci? La risposta del boss della Winston Group: "Non ho bisogno di cercare altri imprenditori sia per la dimensione dell'investimento sia perché ho già altri investitori cinesi, con cui da anni faccio affari e che credo possano essere interessati ad acquisite quote di minoranza. Questo non significa che non voglia valutare eventuali partnership con imprenditori locali. Ma la Winston sarà sempre socio di maggioranza e avrà ben salda la governance di tutte le società in cui investirà".

Ma se l'affare non dovesse andare in porto? Zheng si dimostra particolarmente pragmatico: "Spero non accada. Ma resto ottimista per tutte le opportunità che la Puglia offre e desidero chiudere questa trattativa".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 febbraio 2016 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoBari
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