Anche lo specchio si è rotto e non se ne accorto nessuno? Si baresi, adesso non è più momento di specchiarsi e pretendere con tutte le nostre frasi stereotipate ("seguo il Bari da una vita-Meritiamo di più- questa tifoseria è da serie A"), adesso no, ora abbiamo il dovere di contarci, di confrontarci, di unirci. E' il momento di trasformare le parole in azione.
Sembra che tutto ci sia dovuto, no, oggi dobbiamo riprenderci la nostra dignità', il nostro orgoglio di appartenenza, lo si può fare solo alzandoci dalle poltrone e mettendoci la faccia, con azioni reali e non virtuali, sarà il tempo a decidere se meritiamo di più' o dobbiamo stare zitti a guardare tutta quella gente che si impossessa di uno dei motori della nostra terra e ne fa quello che vuole, senza rispetto, con uno schiaffo alla nostra Intelligenza. Adesso è il momento di fare il nostro dovere, non come tifosi, ma bensì come cittadini di una terra splendida che spesso o sempre finisce in mani di gente pronta a lucrare, imprenditori o presunti tali, politici che riescono con promesse e finte azioni ad ottenere consensi per mancanza di un qualcuno che si opponga a queste logiche di palazzo. Non siamo stupidi e sappiamo che in tutti i settori e nella vita, in determinate situazioni, bisogna accettare i compromessi. Proprio per questo, oggi abbiamo il dovere di entrare a gamba tesa su questa gente che, giustamente o no, crea business  e vede nella nostra squadra una fonte di guadagno. Il nostro dovere da cittadini e da tifosi è quello di vigilare su chi vorrebbe speculare sulla nostra passione. Ma non è momento di sentimentalismi. Il nostro intento, sicuramente di tutti, è far capire ai potenti della città' che per noi il business va bene ma se fatto con chiarezza e serietà. Oggi siamo qui per far capire a chi non vuole o fa finta di non ascoltare, che quella palla che rotola e quella maglia che corre, suda e lotta siamo noi: è la città intera.
Cari imprenditori, cari politici, forse è questo quello di cui non vi rendete conto. Quel pallone che rotola porta con sè introiti, visibilità, turismo, sponsorizzazioni, enorme crescita economica (lo dimostrano i fatti). Ricordatevi che la famiglia Matarrese ha avuto enorme visibilità e guadagni dal giocattolo Bari. Questo lo ha fatto grazie a noi tutti che abbiamo accettato il compromesso "io ti appoggio e tu ci fai sognare", infatti, siamo cresciuti insieme. Tutta la città' ne ha tratto vantaggio. Anche la passione di numerosi bambini che seguono la squadra della città è un patrimonio troppo importante per il futuro, puo' sembrare banale ma non lo è affatto (merchandising, frequenza stadio,scuola calcio), noi amavamo i nostri idoli e non avevamo altri campioni oltre che loro. Oggi abbiamo perso le nostre certezze, il nostro credo, un pò per i tempi che cambiano e soprattutto per pigrizia, ci piace commentare e criticare, ma agire mai. Allora prima che sia troppo tardi, che Bari finisca nel dimenticatoio, dobbiamo provare a fare qualcosa, con atti concreti. Non dobbiamo rimproverarci nulla e impedire che uno dei motori della città' venga usato per meri giochi di potere. Le soluzioni ci sono, fare business è un diritto di chi mette soldi, ma noi vigileremo sempre in modo che non ci sia lucro, con rispetto e serietà', si vince e si perde, questo lo sappiamo, ma lo si fa A testa alta, sempre. Accantoniamo per una volta l'io e mettiamo davanti a tutto il noi. Nessuno ha mai vinto le guerre da solo, ma lo ha fatto sempre con un esercito unito e valoroso. Noi ci proveremo e andremo fino in fondo,valutando tutte le iniziative fino alla fine, il tempo dirà. Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta.

Firmato dal gruppo tifosi Et Ventis Adversis 

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Sab 23 giugno 2018 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoBari
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