Esimio Sig. De Fiore autore della precedente lettera (clicca qui), Lei vuole andare in controtendenza e ne ha tutto il diritto, però io devo farLe presente che laddove imputa alla tifoseria ““la ricerca della perfezione”” in realtà sarebbe più opportuno definirla come la ricerca di quanto spetta ad una tifoseria da sempre defraudata del diritto di avere quantomeno una squadra stabilmente in serie A, pertanto se questa tifoseria, a cui va riconosciuta universalmente una pazienza di Giobbe, a volte storce il naso, ne ha il sacrosanto diritto. Laddove sostiene che per i tifosi “”la colpa è dell'allenatore quando non arrivano i risultati”” è vero in parte ma altrettanto vero è che dopo più di un anno della gestione Nicola si vede solamente una squadra senza una identità, senza personalità e senza quell’impronta che un allenatore dovrebbe dare soprattutto ad un gruppo sostanzialmente di qualità; tanto è vero che Lei stesso ammette che nell’anno della meravigliosa stagione fallimentare i singoli non erano sulla carta dei fuoriclasse ma fu la mano della gestione tecnica a dare quel qualcosa in termini tecnico-tattici e di determinazione che ci portarono ad un soffio dalla serie A. Nella parte in cui dice “”alla fine tireremo le somme”” guardi che non possiamo mica sempre aspettare di trovarci con un pugno di mosche, pertanto la società, che ha preso sicuramente atto della gestione tecnica, che definire incerta è un esercizio improntato al massimo buonismo natalizio, dovrà avere il coraggio anche di un cambio allenatore se si prosegue su questa strada, perché quantomeno i playoff devono essere raggiunti ad ogni costo. Infine per quanto vada riconosciuto ogni apprezzamento e stima per l’opera intrapresa dalla nuova società non si può dimenticare che il nuovo progetto nasce con il peccato originale di aver liquidato una squadra ed un allenatore, parlo chiaramente del Sig. Alberti, che ci avevano regalato una delle annate più belle della storia del Bari, realizzando quello che mai prima d’ora era successo nella nostra storia, vale a dire una simbiosi unica tra tifoseria e squadra, un attaccamento mai agognato nemmeno in promozioni trionfali, ma tutto questo è cancellato con un colpo di spugna in modo arrogante e con una sufficienza dilettantesca altro che come lei sostiene “”quegli interpreti si son persi quasi del tutto e molti di essi oggi non sono neppure titolari nelle squadre in cui militano””, quella è gente che ha dato il cuore e che ha fatto la storia del Bari anche senza la promozione ed un curriculum invidiabile, a differenza di quello che vediamo oggi, con una squadra che non ha quel cuore che dovrebbe trasmettere in primis il mister Nicola. Saluti ai tifosi.

Mario Loiacono

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mar 22 dicembre 2015 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoBari
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