Prima di trasferirsi a Chieti, prima tappa professionista della sua carriera da calciatore, Grosso - neo tecnico biancorosso - sfiorò il galletto. A dirlo Alessandro Alberti, figlio di Enrico, ex direttore sportivo del Bari recentemente scomparso. "Avevo notato Grosso nella Renato Curi. Pur senza averne la procura, lo segnalai al Bari. Ero convinto che avesse tutti i requisiti tecnici per imporsi ad alti livelli. I fatti mi hanno dato ragione. Alloggiammo presso l’hotel Majesty dal martedì al giovedì. Fabio rimase tre giorni in prova con il Bari, fra i calciatori della prima squadra e sotto la lente di ingrandimento di Eugenio Fascetti. Non dimenticherò mai la profezia del mister. Dopo il primo allenamento di Grosso, mi convocò nel suo stanzino. Il ragazzo gli piaceva, avrebbe dato parere favorevole all’ingaggio. Ma a condizione che cambiasse ruolo. Con le lunghe leve che si ritrovava Fabio, avrebbe fatto meglio da terzino sinistro piuttosto che da esterno alto o da trequartista. Come al solito, Fascetti aveva visto giusto", l'aneddoto raccontato a La Gazzetta dello Sport.

Sezione: News / Data: Gio 15 giugno 2017 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoBari
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