Prosegue lo sviluppo camaleontico di Marino Defendi, uno dei calciatori più completi - in quanto a duttilità - dell'intero organico biancorosso, il cui posto in campo è stato nuovamente modificato con l'avvento in panchina di Devis Mangia

Ma facciamo un passo indietro. Sin dalla firma in Puglia, agli ordini di Torrente, l'ex prodotto del vivaio dell'Atalanta si era inizialmente distinto come ala destra, salvo poi esser dirottato come terzo di centrocampo, ruolo risultato nel tempo congeniale al vice-capitano barese, all'occorrenza sacrificato anche sulla linea dei difensori. Poi è stata la volta del duo Alberti-Zavettieri e la musica ha cambiato nuovamente spartito nel difficile girone di andata. Tra continue modifiche tattiche e tanti stravolgimenti, il jolly Defendi è stato inserito in ogni dove. La prima preferenza dei mister lo portava a collocarsi sulla linea degli attaccanti, nell'offensivo 4-2-3-1 proposto nelle battute iniziali del campionato. Le ripetute assenze di Sabelli, poi, lo hanno condotto nuovamente nelle vesti di terzino destro, dove la resa è stata inferiore agli standard del bergamasco, rientrato in mezzo al campo solo dopo il tanto atteso ritorno al 4-3-3.

Con Mangia il tema tattico cambia ancora e l'impressione è che l'ex tecnico spezzino non voglia assolutamente privarsi del carattere e della grinta del classe '85, reinventato per 45' come interno di centrocampo al fianco di Daniele Sciaudone, nell'incontro pareggiato contro il Marsiglia. Defendi si è fatto trovare pronto e non ha tradito le aspettative riposte in lui dal tecnico, che lo ha poi elogiato in conferenza stampa, mostrando soddisfazione per la prestazione del suo numero venticinque, prossimo ad un'annata nel nuovo ruolo che Mangia sta provando a cucirgli addosso sin dai primi giorni di ritiro. Il camaleontico Defendi è sempre pronto: si cambia ancora.

Sezione: News / Data: Gio 31 luglio 2014 alle 11:30
Autore: Marco Fornaro
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