Il ko di Reggio Emilia è ancora un ricordo amaro nella testa dei tifosi e dei giocatori biancorossi. Un risultato inaspettato e che ha portato la società ad effettuare una serie di valutazioni non ponderate in precedenza. Per saperne di più su un bilancio della stagione del Bari abbiamo sentito Alberto Fontana. L'ex portiere dei galletti tra il 1993 e il 1997, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, si è così espresso a riguardo: "Per quanto concerne la regular season bisogna fare i complimenti alla Reggina, che ha fatto un campionato fantastico e non ha mai lasciato spazio ad un recupero. Mentre la finale playoff era una grande occasione, inutile negarlo. A livello di entusiasmo, blasone, appoggio di città e società, il Bari aveva un grande vantaggio. Poi sul campo era la favorita per via dei giocatori a disposizione ed oggettivamente aveva tutto da perdere. La lunga inattività ha reso più difficile preparare una serie di partite secche ma è stata un'occasione sprecata".

Su cosa è mancato alla squadra per raggiungere la promozione: "Vincere a Bari è più difficile, non è come nelle altre città. Facendo un paragone con la Serie A, è come giocare a San Siro rispetto che Udine e Verona, le impressioni sono diverse. In B e in C la maglia del Bari è più pesante delle altre. La gente è abituata dal passato ad un certo modo. Penso serva più esperienza da parte dei giovani, qualcuno più capace di reggere il blasone della maglia. Il San Nicola è uno stadio diverso da altri". 

Sui possibili cambi a livello tecnico e dirigenziale: "Da fuori non si possono dare questi giudizi. La società è importantissima, la proprietà è la stessa del Napoli, a livello calcistico ha grandissima esperienza. Le persone che decidono sanno di cosa si parla. Non guardiamo solo la finale, il Bari è stata l'unica ad impensierire la Reggina. Credo ci voglia qualche tassello ma manca poco per essere una squadra capace di fare il salto di categoria".

Anche il prossimo anno si prospettano però delle rivali molto ambiziose e pericolose: "Il Girone C della Serie C è tremendo, il più difficile. Spesso chi vince il campionato poi in B fa delle stagioni importanti. Il Lecce con squadre importantissime ci ha messo tanto per andar su e poi è arrivato subito in A. Con un'unica promozione diretta diventa veramente impegnativa da raggiungere". 

Chiosa finale sul mercato: "Bisogna ricominciare da un organico importantissimo. Ci sono 7-8 giocatori che hanno fatto molto bene. Credo servano 3-4 innesti importanti, magari accompagnati da dei ragazzi che possano garantire fisicità e corsa. Poi guardando le squadre che ci saranno nel prossimo anno, non escludo qualche colpo di categoria superiore, giocatori che fanno una scelta di vita e vengono a vincere il campionato in una città importante. Liste ridotte? Sarà ancora più importante scommettere in maniera ponderata".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 08 agosto 2020 alle 17:45
Autore: Gianmaria De Candia
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