Per Salvatore Guastella, ex difensore biancorosso, non ci sono dubbi sul fatto che il Bari saprà superare l’inciampo patito nei playoff, e puntare nuovamente alla tanto agognata serie B. In esclusiva ai nostri microfoni rivela: “La delusione rispetto alle aspettative è tantissima, ma la Reggiana, onestamente, ha giocato molto meglio di noi la finale. Non possiamo dare per scontato che, chiamandoci Bari, abbiamo il diritto di salire in B. La stagione, comunque, non è stata negativa. Vivarini ha perso una partita, su ventotto disputate. L’ossatura della rosa è buona, potrebbero bastare quattro/cinque innesti per salire. L’ambiente deve supportare squadra ed allenatore, chiunque sia scelto. La C è una categoria complessa. Ci sono squadre, come il Lecce o la Reggiana, che ci hanno messo molti anni per fare il salto in cadetteria. Sono certo che la società voglia tornare in categorie superiori, e gli investimenti fatti lo dimostrano.”

Sulla possibilità di uno stravolgimento dei quadri dirigenziali dei galletti, il cinquantasettenne, oggi giornalista, si esprime chiaramente: “L’ipotesi di Romairone direttore sportivo potrebbe essere una buona soluzione, credo che ci voglia una presenza costante al fianco della squadra. Sarebbe un buon modo per dimostrare che il mercato del Bari non dipende dal Napoli e da Giuntoli. Spero che ci sia quanto prima chiarezza sulla figura dell’allenatore. È importante non sbagliare questa scelta, per non vivere di nuovo un'annata come la precedente. Il gruppo va costruito in accordo con il tecnico, in modo da non dare alibi a nessuno. Credo che quanto prima la proprietà parlerà ai tifosi, per chiarire i programmi per la prossima stagione, anche se è scontato che l’obiettivo sarà la promozione. La piazza deve aiutare chiunque vesta questi colori. Ricordo fior di giocatori bocciati a prescindere, come Di Vaio, Flachi. Nel suo ultimo anno in riva all’Adriatico, lo stesso Caputo fu massacrato. Ed anche su Bonucci in molti nutrivano dubbi. Ci saranno tante rivali temibili, come Palermo ed Avellino. Il club, comunque, è destinato a giocarsi un altro campionato di vertice, per provare a vincerlo.”

Sulle intenzioni della società, Guastella non ha dubbi: “Restare in C, per i De Laurentiis, è una sciagura, anche in ragione dei costi sostenuti. Una volta tornati in B, credo che, per le questioni relative alle regole sulla multiproprietà, ci si porrà il problema di come fare in caso di risalita in massima serie. In questa ipotesi, penso che questa compagine sia destinata a cambiare padrone. E, se così sarà, bisognerà stare attenti all’affidabilità di eventuali acquirenti. Da Bari son passati tanti soggetti inaffidabili, non bisogna più correre questo rischio. Sul piano del bilancio, i De Laurentiis sono molto attenti ai conti, per fortuna. Tanti dirigenti, in passato, hanno fatto danni economici incalcolabili. Lo stesso Perinetti, che a Bari, è idolatrato, dotò questa squadra di una rosa extralarge, con stipendi eccessivi. La nuova proprietà, finalmente, ha la giusta logica d’impresa. E dal calcio vuole guadagnarci, come è giusto che sia. Per far questo, è ovvio che l’obiettivo, per una piazza come questa, debba essere quanto prima arrivare ai vertici del pallone nostrano.”

Sezione: Esclusive / Data: Mer 05 agosto 2020 alle 19:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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