Bari e Potenza sono state esperienze emotivamente e calcisticamente molto significative per Nicola Strambelli. Il fantasista del Lecco, intervistato da lagazzettadelmezzogiorno.it, ha così parlato dei suoi ricordi: "Il Bari mi ha lasciato sulla pelle emozioni incancellabili. Aver lavorato con Antonio Conte, i brividi del San Nicola. L’accostamento con Cassano? No, Antonio è unico. Al Potenza sono grato perché lo scorso anno ha puntato con decisione su di me: è una società ben strutturata, con un futuro assicurato. Sono rimasto solo sei mesi perché a gennaio è arrivata la proposta della Reggina e non potevo rifiutare".

Il classe '88 si è poi soffermato sull'attuale stagione delle due squadre, esprimendo ottimismo per la causa biancorossa: "La serie C è una categoria infernale: temevo che il Bari rischiasse di non dominare il torneo. Ma la squadra sta trovando la sua quadratura e alla lunga emergerà. Il Potenza fin dallo scorso anno aveva gettato le basi per costruire un complesso ambizioso ed ora si sta affermando in un girone complicatissimo. Lotta promozione? Il Bari sicuramente. Sono convinto che i biancorossi, affinando l’intesa e magari con qualche ritocco sul mercato, giocheranno un girone di ritorno a marce altissime fino a contendere il primato alla Reggina. Il Potenza approderà ai playoff: da lì in poi, sognare non sarà vietato".

In conclusione Strambelli ha rivelato un suo intento ed un retroscena di mercato relativo ai galletti: "In realtà, la stagione passata c’è stato un approccio per tornare, ma il discorso non si è concretizzato. Il trequartista è il mio ruolo, ma per il Bari giocherei in qualunque posizione. Vestire ancora quella maglia non è un sogno, ma il mio obiettivo".

Sezione: Gli ex / Data: Ven 06 dicembre 2019 alle 16:30
Autore: Gianmaria De Candia
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