Arrivati come due tra gli acquisti più importanti del mercato estivo del BariFilippo Costa e Marco Perrotta - i due mancini della difesa del Bari - non sono venuti meno alle aspettative risultando tra i più positivi nella prima parte di stagione dei biancorossi.

Entrambi scesi di categoria, nel caso di Costa addirittura dalla Serie A, i due son stati fondamentali per gli scacchieri di Cronacchini prima e Vivarini poi. Perrotta ha disputato tutte le gare del Bari e la sua duttilità gli ha permesso di garantire sicurezza ed affidabilità sia nel “vecchio” 3-5-2 da terzo centrale di difesa, sia nel 4-3-1-2 da terzino, posizione in cui, nonostante le caratteristiche più difensive, ha mostrato padronanza e diligenza risultando tra i più attivi e positivi nelle gare in cui è stato schierato basso a sinistra.

Costa, invece, è partito a rilento a livello prestazionale con Cornacchini in panchina: l’avvento di Vivarini ha giovato all’ex SPAL che in alcune gare è risultato tanto imprendibile quanto devastante sull’out mancino. Bravo più ad offendere che a ripiegare, il terzino arrivato via Napoli ha nel 3-5-2 il suo habitat naturale ma anche nel 4-3-1-2 le sue qualità spiccano senza problemi. A causa di un problema fisico il suo minutaggio è calato nelle ultime gare ma, nella trasferta di Caserta, Costa è tornato a presenziare dal primo minuto.

Due padroni per una sola fascia: caratteristiche diverse, tanta corsa, tantissima affidabilità. Vivarini a sinistra ha due alternative validissime.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 dicembre 2019 alle 20:00
Autore: Alessio D'Errico
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