Il passaggio al 4-3-1-2 avvenuto qualche settimana fa ha portato diversi benefici sul piano del gioco ma - almeno fino ad ora - un grande escluso dall'undici titolare. Stiamo ovviamente parlando di Filippo Costa, uno degli acquisti copertina dell'estate barese ma ad oggi finito indietro nelle gerarchie per il ruolo di terzino sinistro.

L'ex giocatore della Spal fino al pareggio casalingo contro la Vibonese era stato impiegato con assoluta continuità nel ruolo di esterno alto, mettendo in mostra quelle abilità offensive che lo rendono a tutti gli effetti un calciatore di categoria superiore. In tal senso, il cambio modulo è andato un po' a scontrarsi con quelle che sono le sue attitudini, spingendo Vivarini a varare altre soluzioni. Lo stesso mister quest'oggi in conferenza ha approfondito la situazione con molta trasparenza: "Costa? Con lui ho parlato, abbiamo fatto un bel discorso. Posso dirlo: da lui mi aspetto un cambio di atteggiamento. Lui giocava con la testa di un attaccante, adesso deve trovare la testa di un difensore. Lui mi ha detto che s'impegnerà e mi accontenterà. Mi aspetto un grosso passo avanti da parte sua".

L'ipotesi più probabile è che Vivarini voglia permettere ai calciatori di introiettare al meglio questo modulo evitando qualsiasi rischio, e quindi cercando di far apprendere il prima possibile tutti gli automatismi per poi inserire ulteriore qualità. La scelta di Marco Perrotta come terzino bloccato va in quella direzione, mentre dall'altra parte viene schierato Berra, un elemento di grande gamba ma con un passato nel ruolo di terzino e con maggiore diligenza in fase offensiva rispetto ad un esterno puro come Costa.

La sensazione è che il reintegro di Costa nell'undici titolare sia solo questione di tempo, quel tempo necessario alla squadra per imparare a reggere due terzini con vocazione offensiva e a lui per cominciare a ragionare anche come difensore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 novembre 2019 alle 23:00
Autore: Giovanni Fasano
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