Alla soglia dei 38 anni, da compiere il 23 maggio prossimo, Valerio Di Cesare è il capitano indiscusso di un gruppo chiamato ad una grande impresa sportiva, per regalare alla piazza di Bari una serie B che manca dall’ormai lontano fallimento del 2018.

Proprio a lui, in grado di rinunciare, all’epoca, a tentare di giocarsi le sue carte in massima serie, con il Parma, per sposare la causa biancorossa tra i dilettanti, spetta il compito più gravoso di tutti.

Perché è uno dei calciatori certamente più legati alla piazza, oltre a chi è nativo del capoluogo pugliese, e quella fascia al braccio lo rende responsabile, nel bene o nel male, dei risultati della squadra. Quest’anno, per il difensore, le presenze in campo sono state 27, con due reti rifilate a Viterbese e Catania, all’inizio del campionato.

Il suo apporto in fase realizzativa, in effetti, manca addirittura da ottobre. I fasti della D, quando, su questo fronte, riuscì ad arrivare a sei segnature personali, sembrano uno sbiadito ricordo. E sul suo capo pesa, al momento, anche una certa incertezza sul futuro. Il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo non aiuta a fare chiarezza. Il salto in cadetteria, magari, potrebbe servire anche a questo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 maggio 2021 alle 13:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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