Guido Angelozzi, indimenticato ex direttore sportivo biancorosso, è stato intervistato quest'oggi da Repubblica. L'esperto dirigente ha parlato del Bari e degli imminenti playoff: "È come giocare un Mondiale, con partite che si susseguono una dopo l’altra. Bisogna stare bene al momento giusto. La condizione atletica è fondamentale, certo, ma io credo che ai playoff la cosa più importante sia la testa: vince chi non molla di un millimetro. Chi eviterei? Di sicuro il Palermo, perché per me la tradizione ha il suo peso nel calcio".

Su Auteri... "In pochi hanno la sua esperienza in questo campionato. Poteva già essere allenatore del Bari ai miei tempi: pensai a lui perché mi piace il suo modo propositivo di vedere il calcio, poi arrivò Torrente. Una volta con la Nocerina fece venire il mal di testa al mio Bari: sembravano il doppio di noi in campo".

Angelozzi dispensa fiducia... "Io sulla carta non vedo squadre più forti del Bari. Giocatori come Di Cesare e Antenucci, per quanto in avanti con gli anni, possono ancora fare la differenza in gare da dentro o fuori. Speriamo ci sia anche quel pizzico di fortuna che mancò al mio Bari più bello".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 maggio 2021 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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