Al netto di una sconfitta, l'ennesima, che taglia le residue speranze di raggiungere il secondo posto e compromette anche la terza posizione, quello che stupisce - sarcasticamente - della gara di Avellino è l'allergia del Bari agli scontri diretti. Restando nell'era De Laurentiis - nonostante per esempio anche il vecchio Bari toppò le gare playoff con Novara e Cittadella -, i biancorossi sono stati capaci in tre anni di perdere ogni scontro diretto presentatosi.

In principio fu in Serie D, con il Bari di Cornacchini incapace di battere la Turris sia in casa che soprattutto in trasferta. Fu proprio la gara di Torre del Greco che fece suonare i primi campanelli di allarme su squadra e tecnico, preda della compagine corallina. Anche nella gara di Poule scudetto di Avellino, con il Bari costretto a vincere, si assistette ad una prova incolore con gli irpini vincitori per 1-0 come ieri.

Lo scorso anno il copione è stato per lunghi tratti lo stesso. Partiamo dalla gara di Reggio Calabria, in cui gli uomini di Vivarini erano condannati a vincere per ridurre le distanze dagli amaranto. A fronte di una scialba prestazione senza tiri in porta e un barlume di idee, fu un gol di Perrotta in mischia a salvare la faccia e lasciare intatta qualche residua speranza. Speranze che sciolsero come neve al sole quando i biancorossi non riuscirono mai a vincere nelle trasferte di Monopoli, Ternana e Catanzaro, le altre forze del campionato.

La regina però di tutte le partite non può che essere la finale di Reggio Emilia. Una gara che si sarebbe dovuta preparare da sola, peccato che anche allora i galletti non siano scesi in campo. In balia di Kargbo e compagni, il Bari crollò mentalmente salutando la possibilità di raggiungere la Serie B. Facce cupe a fine partita e nessuna parola: tanta fu l'amarezza per novanta minuti letteralmente regalati agli avversari.

É inspiegabile il motivo di una striscia così ampia di disfatte negli scontri diretti. Anche in questo campionato il confronto con la Ternana al 'San Nicola' ha lasciato di stucco tutti. Comprese le gare di Foggia, Palermo e Catanzaro, e per concludere la partita non giocata di ieri. Adesso ci saranno i playoff, ma è evidente che neanche il più ottimista tra gli ottimisti può pensare che questo Bari possa farcela.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 11 aprile 2021 alle 16:00
Autore: Claudio Mele
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