Il Girone C è stato finora caratterizzato da un duello all'ultimo sangue tra Ternana e Bari. Al netto di altre compagini ambiziose e con velleità di promozione, pugliesi e umbri affilando le lame giornata dopo giornata e sguainando le spade la domenica, si sono dimostrati fin qui le più meritevoli per il salto di categoria. Ad oggi la capolista ha dimostrato sul campo di avere qualcosa in più, con nove vittorie consecutive sulle spalle, miglior attacco e miglior difesa, oltre a praticare un gioco di alta qualità e difficilmente migliorabile. 

Proprio quest'ultimo aspetto fa nascere una riflessione. Può questa Ternana fare ancora meglio di quanto stia facendo? In altre parole, la Ternana ha raggiunto il suo massimo potenziale? Difficile oggi dare una risposta, ma la fluidità di gioco, la facilità con cui le fere creano occasioni da rete e la compattezza del gruppo fanno pendere l'ago della bilancia verso una risposta positiva al quesito. Senza voler fare lezioni di matematica, la Ternana sembra essersi stabilizzata in un punto di massimo, da cui verosimilmente da qui in avanti potrà o confermarsi o, come in molti a Bari si augurano, prima o poi calare.

E il Bari? Restando in tema di matematica, la sensazione è che l'armata biancorossa sia in fase crescente, ma ancora lontana dal vertice della parabola che rappresenta idealmente il massimo potenziale. E' evidente come Celiento e compagni abbiano ancora diverse cartucce da sparare. Si è visto, ad esempio, solo in parte il calcio offensivo e votato alla verticalizzazione auteriano; si è ammirato raramente l'estro di calciatori potenzialmente decisivi come Simeri, Citro, Lollo solo per citarne alcuni. In più a gennaio il direttore Romairone sa già dove mettere mani per rinforzare la rosa, che in alcuni settori del campo soffre particolarmente o non vi è un adeguato ricambio tecnico. La Ternana sembra invece un giocattolo perfetto e difficilmente migliorabile sul mercato.

Si può, dunque, guardare speranzosi al futuro. Non bisogna inoltre dimenticare che oltre alla vittoria del campionato, c'è anche la coda playoff per salire in Serie B. Guardando gli altri gironi, il Bari ha lo stesso ritmo delle altre capolista: il Renate nel gruppo A vanta 28 punti in 13 gare; Padova e Sudtirol guidano il B con 26 punti in 13 gare, gli stessi punti dei biancorossi in 12 match. Questo è esemplificativo del fatto che gli uomini di Auteri stiano facendo un campionato in linea con le aspettative.

Solo una partenza mostruosa della Ternana, ha messo in secondo piano un cammino positivo dei galletti. L'obiettivo resta quello di migliorarsi giornata dopo giornata e confidare nella...matematica.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 03 dicembre 2020 alle 18:00
Autore: Claudio Mele
vedi letture
Print