Tra questioni di campo ed entusiasmi legati all'ingresso in società di Datò Dr. Noordin Ahmad, tiene banco in casa Bari il dibattito attorno alla struttura sportiva del San Nicola. L'idea che in queste ore sta prendendo piede sarebbe associata alla costruzione di un nuovo impianto, privato, che libererebbe il sodalizio biancorosso dai vincoli comunali. Stando alle indiscrezioni raccolte da EPolis Bari, pare che l'opportunità sia concreta. Paparesta, dal canto suo, aveva già prospettato una soluzione di questo tipo nei giorni scorsi, quando a tenere in scacco la dirigenza del galletto era l'affare Noordin. A fondamento di tale decisione ci sarebbe il malcontento della stessa società, spazientita da un accordo sempre più ipotetico e da una concessione che si allontana gradualmente.

In questi giorni la commisione consiliare Trasparenza, capeggiata da Irma Melini, discuterà i termini della convenzione annuale. Entro il ventotto aprile, giorno in cui l'assessore allo Sport Pietro Petruzzelli verrà chiamato al rendiconto, ogni dettagli del caso sarà minuziosamente analizzato nel tentativo di comprendere se sussista un punto di contatto effettivo tra club e amministrazione comunale.

Punto di contatto che appare, al momento, assai lontano. Sono tante infatti le incognite legate alla gestione dell'astronave. A cominciare dalla Tari (tassa rifiuti), apparentemente esclusa dall'intesa vigente e rinviata ad un successivo accordo: quello pluriennale per intenderci. Nel caso in cui quest'ultimo non dovesse essere ratificato, sul Comune ricadrebbe l'onere di rimborso spese manutentive. Al momento tutto è ancora in ballo ma un eventuale fumata nera potrebbe pregiudicare le sorti del San Nicola.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 20 aprile 2016 alle 21:00
Autore: Ivan Barnabà
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