Più forti di tutto. L'Italia batte la Spagna ai rigori e si concede lo sfizio di giocarsi la finalissima di Euro 2020, in programma domenica sera a Wembley. Per una volta mettiamo in secondo piano Immobile, Belotti qualche scelta tattica di Mancini. Riflettiamo su cosa l'Italia sia diventata, su che gruppo si sia formato e valorizzato. Una squadra nata dalle macerie dell'era Ventura, sconfitta mestamente dalla Svezia appena tre anni fa e che per la prima volta nella storia non partecipava ai mondiali.

Un tracollo senza precedenti, da cui ci siamo rialzati a testa altissima. Perché ieri si è dimostrato al mondo intero il valore di una nazionale composta da uomini che gettano il cuore oltre l'ostacolo. Giocatori che non perdono mai la testa, coesi e saldi verso un obiettivo ormai alla portata. Sarà la Danimarca o l'Inghilterra l'avversaria, ma poco importa.

La vera vittoria non sarà la coppa, quella da alzare al cielo tra pochi giorni. Il successo c'è già stato. Si è tornati a tifare l'Italia, a guardare le partite dell'Italia. Tanta gente ormai neanche accendeva più la tv, quando la nazionale toglieva spazio ai weekend di calcio. Oggi si è tornati a riversarsi per le strade, a indossare le maglie azzurre impolverate nei cassetti. Oggi si tifa tutti insieme, in tutte le città d'Italia. E il merito è solo di questi ragazzi che non smettono più di stupire.

Sezione: News / Data: Mer 07 luglio 2021 alle 17:00
Autore: Claudio Mele
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