Raffaele Bianco, trentaquattrenne centrocampista del Bari, ha un passato ricco di successi e soddisfazioni nella Juventus. Cresciuto nel settore giovanile bianconero, infatti, nella Primavera dei piemontesi ha vinto, in serie, tra il 2005 ed il 2007, Torneo di Viareggio, campionato, Coppa Italia e Supercoppa di categoria.
Nel primo di questi successi, in ordine di tempo, il 7 febbraio 2005, aprì le marcature nella finale della viareggina “Coppa Carnevale” contro il Genoa, in una gara vinta 2-0 dai bianconeri di mister Chiarenza, grazie al raddoppio di un’altra vecchia conoscenza dei tifosi dei galletti, Rey Volpato. In quella squadra, oltre ad altri due ex biancorossi come Andrea Masiello e Simone Bentivoglio, c’erano i giovanissimi De Ceglie, Criscito, Marchisio, Giovinco e Paolucci.
Di lì, una sequela di grandi risultati, con la vittoria dello scudetto nel 2006, in una compagine che poteva contare anche su gente come Lanzafame e Riccardo Maniero, seguita lo stesso anno dalla conquista della Supercoppa Italiana a spese dell’Inter, con un sonante 5-1 e la firma, sul tabellino, anche dell’attuale mediano biancorosso.
Nel 2007, a marzo, l’ultimo trofeo di un ciclo storico, ottenuto alzando al cielo la Coppa Italia Primavera, ancora una volta contro i nerazzurri milanesi di un certo Balotelli. A quel punto, per Bianco, si aprirono le porte della prima squadra della Vecchia Signora, allora in serie B, allenata da Didier Deschamps. In campo, campioni come Buffon, Chiellini, Nedved, Camoranesi, Trezeguet e Del Piero.
L’esordio in cadetteria del mediano arrivò in quel di Lecce, il 14 aprile 2007, rilevando a dieci minuti dalla fine uno stanco Raffaele Palladino. Poi, da quel momento fino a fine stagione, altre tre apparizioni, una delle quali proprio contro il Bari, al S. Nicola, in una gara decisa da un acuto di Carrus. All’ultima giornata di quel campionato, contro lo Spezia a Torino, in una gara fondamentale per la salvezza dei liguri, al calciatore toccò entrare a metà gara, sul risultato di 1-1.
Nella ripresa, gli ospiti passarono in vantaggio, siglando l’1-2 con un gol di Guidetti al 66’. A riportare la gara sul pareggio ci pensò proprio Bianco, ribadendo in rete, a venti minuti dalla fine, una corta respinta del portiere Santoni, un altro poi passato dal capoluogo pugliese. Non servì, perché gli spezzini all’ultimo istante del match espugnarono Torino, grazie a Padoin. Ma, per il giovane Raffaele, rimase la soddisfazione enorme di chiudere la sua esperienza in Piemonte segnando in prima squadra.
Nel futuro, per lui, ci sarebbe stato prima il Piacenza, poi la promozione in A con il Bari di Conte, e quindi le tappe a Modena, Spezia, Carpi e Perugia, prima del ritorno nei galletti, nel 2019. Oggi, Bianco resta una pedina importante dello scacchiere di Mignani, con le sue 15 presenze in campionato nella stagione in corso.
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