Un ritorno al calcio in grande stile, con tanto di promozione in D ottenuta dal suo Ischia. Si è concluso così il campionato del rientro sul campo, a 43 anni, di Franco Brienza, nato a Cantù ma originario dell’isola campana, in grado di vestire in due occasioni anche la maglia della Nazionale italiana.

L’elegante trequartista a marzo scorso di anni ne ha compiuti 44, e con il Bari in un triennio, dal 2016 al 2019, tra cadetteria e D, restando in riva all’Adriatico anche dopo il fallimento del club targato Giancaspro, raccolse complessivamente 85 presenze, mettendo a segno 11 gol, e diventando anche brand ambassador dei galletti nel 2019-’20, quando decise di ritirarsi dal calcio giocato. La sua parabola biancorossa, iniziata il primo anno tra i cadetti con Stellone prima e Colantuono poi in panchina, vide il Bari non centrare i playoff, anche a causa dell'infortunio patito da Brienza in quel di Vercelli.

Meglio andò nella stagione seguente, quando con mister Grosso i galletti si arrampicarono fino agli spareggi, pareggiando in quel di Cittadella e venendo estromessi dalla lotta per l'approdo in A anche a causa dei problemi economici della società. Falliti in quella tragica estate 2018, e precipitati negli inferi della D, i biancorossi videro in Brienza l'uomo simbolo della rinascita, con la sua scelta di restare a queste latitudini, nonostante tutto. 

A novembre scorso, dopo un triennio di inattività, decise di infilarsi nuovamente gli scarpini, per aiutare la società campana del presidente Pino Taglialatela (ex portiere del Bari nel 1992-’93 in B) e di mister Buonocore nella scalata verso il ritorno nei dilettanti. Missione compiuta, dando una grossa mano alla causa, nonostante qualche guaio fisico.

A giorni, per Ciccio, che conta in carriera 292 apparizioni in A con 43 gol, verrà il momento della scelta, relativa al continuare la sua avventura in gialloblu, come vorrebbe la società, o salutare ancora una volta il calcio, dopo l’ennesima bella pagina di una grande carriera.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 29 giugno 2023 alle 13:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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