Il tormentone dell’estate 1991, per quello che resta ancora oggi il colpo di mercato forse più grande della storia del Bari. Stiamo parlando dell’arrivo a queste latitudini del nazionale inglese David Andrew Platt, prelevato dai galletti dall’Aston Villa in quella calda stagione estiva di 32 anni fa.

Il giocatore, proclamato “Player of the Year” nella massima serie d’Albione nel 1990 si mise ancora di più in luce luce già ai mondiali italiani di quell’estate (tre le sue segnature con la nazionale dei Tre Leoni nella kermesse internazionale, compresa una inflitta agli azzurri di mister Vicini proprio al S. Nicola). 

A maggio ’91, l’assalto dei biancorossi al giocatore sembrò portare i suoi frutti, con Platt che prese un volo dall’Inghilterra, con accanto i suoi procuratori, ed il diesse del Bari Janich, pronto ad approdare in riva all’Adriatico, in forza anche di una scrittura privata già firmata tra le parti. Ma questa prima parte della storia, poi narrata dallo stesso Vincenzo Matarrese, non andò come previsto, perché sul medesimo aereo c’era anche l’ex Juve Liam Brady, che avvisò un’altra sua ex squadra, la Sampdoria, del possibile approdo di Platt in Italia.

Il calciatore interessava anche i doriani, e l’allora presidente Mantovani si mosse in tal senso. La conferenza stampa già convocata in terra barese per presentare David ebbe esiti tragicomici, con Platt che dichiarò di essere venuto in Italia per rendersi conto del contesto e nulla più, riprendendo la via dell’Inghilterra. A risolvere la questione con i genovesi fu una telefonata tra Matarrese e Mantovani, che comportò la presa d’atto del numero 1 dei liguri circa l’esistenza di un accordo già firmato con i galletti.

A luglio, dopo un paio di mesi di silenzio, a farsi risentire fu l’entourage di Platt, che temeva ora di dover restare all’Aston Villa. Il club britannico nel frattempo aumentò le richieste economiche, passando da 9 a 12 miliardi di lire. Ed al nazionale inglese nel frattempo si interessò il Marsiglia. Matarrese in persona partì per l’Inghilterra e tornò in Italia, ancora con un nulla di fatto, nonostante l’accettazione del nuovo prezzo del cartellino proposto dalla squadra.

Tempestose chiamate successive tra Platt, i suoi procuratori e la società barese, nonostante la tensione palpabile, misero a posto le cose, ed il 20 luglio 1991 arrivò l’annuncio dei Villans, relativo all’accordo trovato col Bari. Il 21 luglio Platt sbarcava finalmente in Italia per restarci, unendosi ai biancorossi nel ritiro di Mezzano di Primiero.

La sua stagione fu positiva, con 11 reti in 29 partite di campionato (e 4 gol in 6 match di Coppa Italia). Ma il Bari retrocesse in B, nonostante l’avvicendamento in panchina in corso d’opera tra Salvemini e Boniek, e l’arrivo di gente come Boban e Jarni. E, nell’estate 1992, i galletti procedettero alla cessione di Platt alla Juventus, per 13 miliardi di lire.    

Sezione: Amarcord / Data: Gio 31 agosto 2023 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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