Sotto certi aspetti, e con un po' di fantasia, la vita politica del paese e quella del calcio a tinte biancorosse possono essere lette sotto un certo parallelismo: in Italia Mario Draghi è divenuto Presidente del Consiglio con il difficile compito di trainare la nazione fuori da un momento particolarmente complesso. Qualcosa di simile è accaduto a Bari, dove il clima che si respira intorno a Massimo Carrera non è in fondo così diverso, dato che il tecnico dovrà sedersi sulla panchina del San Nicola con l'obiettivo di rialzare le sorti di una stagione che rischiava di prendere una piega drammatica.

Su quanto non sia facile questo compito sono stati sprecati fiumi d'inchiostro sulle pagine di giornale e su quelle, virtuali, del web: la vetta della classifica è oramai quasi irraggiungibile, e l'esperienza dello scorso anno dimostra quanto la lotteria dei play-off sia insidiosa e porti ad annullare molte delle differenze tecniche fra le squadre impegnate.

Da questo punto di vista il nome di Massimo Carrera rappresenta una scommessa, ma anche la garanzia della serietà del progetto messo in piedi dai  De Laurentiis. Lo stesso presidente, in conferenza stampa, ha respinto le voci riguardanti un mancato impegno della società e sulla volontà di non portare il Bari in Serie B: accusa smentita dai fatti e dalla scelta di un tecnico ambizioso e con un curriculum importante. 

Adesso però non serve solo la chiarezza da questo punto di vista, ma anche la sicurezza nelle scelte fatte: sino ad ora, con la nuova proprietà, si è spesso tornati indietro sulle decisioni provocando un clima di instabilità che ha pesato sul rendimento della squadra. Errori simili, in una fase coosì delicata, non possono essere compiuti. Il Bari di Carrera non deve solo cercare la B sul campo, ma anche gettare le basi di una squadra chiamata ad essere competitiva anche nei prossimi anni.

Sezione: Focus / Data: Sab 13 febbraio 2021 alle 19:30
Autore: Raffaele Digirolamo
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