La carriera di un professionista, nel mondo del calcio, spesso e volentieri, segue percorsi tutt’altro che lineari. Questo può portare a scelte singolari, consentendo a calciatori e tecnici di espletare il proprio mestiere ai quattro angoli del pianeta, e maturare esperienze importanti. Non fanno eccezione gli ex del galletto, come dimostra l’elenco seguente, contenente dieci giocatori che, nel corso della loro attività, sono finiti in campionati esotici.
MAURO BOERCHIO - Terzo portiere della rosa biancorossa nell’anno della splendida promozione in A con Conte in panchina, rientra nei ranghi del club dei Matarrese nell’ultima stagione in massima serie, senza mai scendere in campo. Dopo esperienze nelle serie minori del nostro Paese, nel 2015 volò a Vanuatu, per militare nell’Amicale FC. Con il team oceanico vinse il campionato e partecipò alla Champions League locale. Ma il suo giro del mondo non si fermò qui. Dopo un rientro in Europa, nel maltese Gzira United, nel 2017 si trasferì in Mongolia, nelle file dell’Ulanbataar. Sollevò al cielo la Coppa del luogo, terminando la stagione al secondo posto in graduatoria. Due anni fa la scelta di partecipare al campionato maldiviano, con il Maziya. E poi l’India, con Neroca e Chennai City. Dopo il trionfo in I-League, nel 2019, la scelta di appendere gli scarpini al chiodo.
ABEL XAVIER - Arrivato in Puglia dal Benfica nel 1995, il terzino portoghese non ebbe molta fortuna, mettendo a referto solo 8 presenze, in un'annata storta, conclusa con la retrocessione in B. In carriera, dopo aver indossato, tra le altre, maglie prestigiose come quelle di Psv, Liverpool e Roma, scelse di vivere un’avventura in Usa. La sua vita d’atleta, infatti, si chiuse, nel 2008, dopo un biennio ai Los Angeles Galaxy. Intrapresa la carriera d’allenatore in Portogallo, nel 2016 accettò la panchina della nazionale mozambicana. In tre anni, prima di dimettersi, ha fallito per due volte la qualificazione alla Coppa D’Africa.
ENRICO ANTONIONI - Nel marzo 2005 giocò l’unica partita con i galletti, subentrando ad inizio secondo tempo. Dopo un’onesta militanza nelle serie minori del calcio italiano, nel gennaio 2011 l’ingaggio con il Gostaresh Foolad, nella B iraniana. Fu il primo cattolico ammesso a giocare a calcio nella nazione degli ayatollah, convinto da un lauto compenso, di circa 160 mila euro. Rientrato in Italia, nei suoi trascorsi più recenti vanta anche esperienze nel campionato sanmarinese, dal 2016 al 2018, con le maglie di Murata e Juvenes Dogana.
MIGJEN BASHA - Il trentatreenne centrocampista, perno della mediana barese dal 2016 al 2018, dopo il fallimento del club di Giancaspro si è accasato per una stagione all’Aris Salonicco, in Grecia. Attualmente veste la maglia dei Melbourne Victory, nel massimo campionato australiano. Per lui, quest’anno, 21 presenze ed una rete.
GREGORY CAMPI - Due incontri in campionato, agli ordini di Fascetti, tra il 1998 ed il 2000, in A. Il curriculum del centrocampista monegasco, successivamente, annovera un’annata alla Fidelis Andria, in prestito. E la decisione di provare l’esperienza canadese, nei Montreal Impact, vincendo una Voyagers Cup nel 2002. Quindi il rientro in Europa, prima nel Lille e poi nel belga La Louvière. Da allenatore, condusse la terza squadra del Monaco, compagine nelle cui giovanili aveva dato i primi calci, al salto di categoria in CFA2, che gli valse una onoreficenza conferita dal Principe Alberto in persona. Chiamato, l’anno scorso, al capezzale del Pro Piacenza in Lega Pro, accettò l’incarico. Ma il team piacentino fallì poche ore dopo, venendo estromesso per debiti da tutte le competizioni.
ISSA CISSOKHO - Arrivato alle dipendenze di mister Camplone dal Genoa nel gennaio di quattro anni fa, il terzino collezionò sole 5 apparizioni all’ombra del “S. Nicola”. Il difensore, oggi impegnato nella terza serie francese con il Cholet, l’anno scorso scelse la A israeliana, nel Maccabi Petach Tikva. Dopo una mesta retrocessione, è tornato in Europa.
JOSEPH MINALA - Il ventitreenne centrocampista camerunense, che in biancorosso prese parte a 19 gare, siglando 3 reti, tra il 2014 ed il 2016, dopo una prima parte di stagione nella Primavera della Lazio, si è trasferito in Cina, nel Quingdao Huanghai, capolista nella cadetteria del Paese. Causa pandemia, non ha debuttato con gli asiatici, ma il suo nuovo club, che il campionato riprenda o meno, potrebbe centrare comunque l’accesso in Super League, a tavolino.
JOAO SILVA - Nel medesimo campionato di Minala si disimpegna, ormai dall’estate 2019, l’attaccante portoghese, indimenticato protagonista della meravigliosa stagione fallimentare. Per lui, 7 presenze e 2 gol prima dello stop al campionato, con il NT Zhiyun.
GIORGIO DI VICINO - La sua storia all’estero è alquanto curiosa. Il fantasista, che in gioventù segnò in amichevole al Real Madrid con la maglia del Napoli, sbarcò in riva all’Adriatico nel 2006-’07, e resta nella memoria dei supporters per l’unica prodezza di quell’annata, decisiva per la vittoria, in trasferta, contro il Pescara. Nel 2015, da svincolato, firmò un contratto con il JK Sillamäe Kalev, in Estonia, intrigato dalla prospettiva di giocare l’Europa League. Ma, dopo pochi giorni, le difficoltà ambientali e linguistiche lo convinsero a mollare e tornare in Patria, senza mai esordire con la casacca della nuova società.
THOMAS DOLL - Il mediano tedesco, dal 1996 al 1998 contribuì ad una promozione in A ed alla successiva salvezza, lasciando nel capoluogo pugliese un buon ricordo. Dopo un curriculum da calciatore trascorso integralmente tra la sua terra d'origine e l’Italia, da tecnico ha allenato i turchi del Gençlerbirliği, i sauditi dell’Al-Hilal e gli ungheresi del Ferencváros. Qui ha vinto 3 Coppe d’Ungheria ed un campionato. Dopo una retrocessione in Bundesliga, alla guida dell’Hannover, la scelta di accettare la proposta dell’Apoel Nicosia, nel 2019. Con i ciprioti, al primo anno, ha vinto la Supercoppa nazionale, accedendo ai playoff per la Champions League, e venendo eliminato dall’Ajax. Si è classificato secondo nel girone di Europa League, alle spalle del Siviglia, conducendo i suoi fino ai turni ad eliminazione diretta, dove è stato battuto dal Basilea.
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