C'era anche lui ieri a Bari per dare il suo contributo al progetto 'Un calcio dietro le sbarre', iniziativa promossa dall'Associazione Italiana Calciatori e dall'A.P.S Fuorigioco. Nessun gol in partitella, ma il bilancio della giornata barese per Alessandro Alciato rimane decisamente positivo, cosi come importante resta il piacere di aver donato un sorriso a tutti i ragazzi dell'Istituto Penitenziario "G. Fornelli".
Cosa ne sarà, invece, dell'immediato futuro del Bari? In esclusiva ai nostri microfoni, il noto giornalista di Sky Sport prova ad analizzare la travagliata stagione dei biancorossi, senza dimenticare il prossimo delicato impegno casalingo contro il Bologna, anticipo valevole per la 37^ giornata del campionato cadetto e che potrebbe ridar fiato alle ultime speranze playoff dei galletti.
E' giunta al suo atto conlusivo l'iniziativa 'Un calcio dietro le sbarre'. Quali sono le sue considerazioni in merito a questo progetto?
"E' stata sicuramente una giornata molto importante, è stato bello esserci. Ho conosciuto una realtà di cui sapevo poco o nulla, ed è stato fondamentale partecipare soprattutto per i ragazzi. Aver visto campioni del mondo come Simone Perrotta o altri che per anni hanno militato in Serie A ha rappresentato un momento di grande aggregazione, e ha reso l'idea dell'importanza di questo progetto. Dei ragazzi dell'istituto mi ha colpito uno in particolare: prima di finire qui dentro c'è chi infatti aveva avuto un passato nelle giovanili del Chievo Verona. Faccio il tifo per lui e per tutti i suoi compagni, che però dovranno dimostrare di riuscire a dar seguito a queste iniziative, costruendosi un futuro una volta fuori di qui".
Veniamo ora alla Serie B. Il Carpi è ormai ad un passo dalla Serie A, mentre sia per i playoff che per la salvezza è piena bagarre.
"Quello di B è un campionato sicuramente equilibrato, ed è bello proprio per questo: chi avrebbe scommesso sul Carpi primo e quasi in A? Forse neppure lo stesso Castori, o magari la stessa società. E' stata per tutti una sorpresa bellissima, a me in generale piacciono tutti quei tornei dove c'è sempre la sorpresa. E' una storia tutta da raccontare. Anche il Vicenza con Marino si sta rivelando una piacevole rivelazione, è diventata un'altra squadra rispetto ad inizio torneo. Sembrava dovesse lottare per non retrocedere, ora invece è in lotta per la promozione diretta".
Per una biancorossa che sale, se ne potrebbe aggiungere un'altra tra Vicenza e Perugia. All'appello, invece, manca il Bari...
"Per il Bari è un campionato strano, e se ad inizio anno mi avessero chiesto un pronostico avrei messo i biancorossi tra le pretendenti alla promozione diretta. E' difficile fare calcio a Bari, ma credo che presidente e società ce la stiano mettendo tutta. E' difficile perchè parliamo di una grande piazza con una storia importante, e quindi la gente è molto esigente. Qui d'altronde sono passati tanti grandi campioni, uno su tutti Antonio Cassano".
Neppure il cambio in panchina tra Mangia e Nicola è riuscito a dare la svolta.
"E' sempre facile parlare col sennò di poi, ma quando era stato scelto un allenatore come Mangia, in molti avevano pensato ad una grandissima scelta. Dove è andato ha fatto bene, ha lavorato in altre piazze difficili (Palermo, ndr), ha allenato l'Under 21 sfiorando il titolo europeo di categoria. E' davvero difficile capire con esattezza cosa non abbia funzionato. Anche la campagna acquisti condotta in estate era stata importante. Forse allora è mancata quella giusta coesione nel gruppo, indispensabile per raggiungere determinati traguardi".
La società biancorossa, tuttavia, sembra ancora credere nell'obiettivo playoff...
"Secondo me può ancora farcela. La matematica non condanna, ma ora dipende soltanto dal Bari. Non è solo una questione tecnico - tattica, ma anche di testa. Se prendi gol all'ultimo secondo come è successo a Trapani, non può essere sempre e solo sfortuna".
Venerdì prossimo, infine, i galletti ospiteranno in casa il Bologna. Una gara che si preannuncia delicata per entrambe...
"Mi aspetto una gara combattutissima. Magari non ci sarà spettacolo, ma mi aspetto due squadre affamate. La posta in palio è alta, e spesso partite del genere non portano quasi mai al bel gioco. Credo tuttavia si assisterà ad una partita vera".
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