Negli scorsi giorni un grande ex galletto ha fatto ritorno a Bari. Si tratta di Pedro Kamata che, proprio come Yksel Osmanovski, ha deciso di calcare nuovamente l’erba del San Nicola. Queste le sue parole, intercettate in esclusiva dai microfoni della nostra redazione: “Com’è andato il mio viaggio? Benissimo. Visitare il San Nicola è stata veramente un’emozione indescrivibile. È sempre stato un grande piacere tornare a Bari, ancora di più allo stadio perché ho vinto tanto lì”.

Impossibile non ricordare la stagione 2008/09, in cui avvenne l’ultima promozione in Serie A dei biancorossi. Ma Kamata, tra i maggiori protagonisti di quella cavalcata trionfale, ha voluto sottolineare l’importanza dell’annata precedente: “Come posso dimenticare questa promozione? La gente parla della promozione, però c’è anche la salvezza dell’anno prima. Quando sono arrivato a Bari non è che la squadra stesse facendo un grande campionato, mancava qualche punto per potersi salvare. Mi ricordo che nella seconda parte di stagione abbiamo fatto un percorso da campioni, in cui non abbiamo perso tante partite. Fin da allora Conte stava lavorando per l’anno dopo. Poi ha cambiato anche i giocatori, però il modo di giocare ed il pensiero lo stava già mettendo a posto”.

Oltre a Raffaele Bianco, Kamata ha condiviso lo spogliatoio con un altro galletto: “Con Bolzoni ho giocato insieme a Siena. Ci siamo visti all’improvviso e siamo andati a mangiare a PaneOlio&Sale, un ristorante a Poggiofranco. Quando ci siamo trovati lì subito ci siamo abbracciati, perché noi ci conosciamo da Siena e avevamo un buon rapporto”.

Il Bari attuale“Devo dire la verità: il Bari attuale lo seguo, però non lo guardo con molta attenzione. Quando faccio le domande alla gente, anche loro sono rimasti un po’ delusi che il Bari sia a questo livello. Si deve avere un po’ di pazienza, ci sono tante squadre che vogliono arrivare il più in alto possibile. Uno che ha pazienza arriva sempre al posto giusto, mentre chi ha fretta secondo me sbaglia”.

A Bari Kamata ha stretto molte amicizie come quella con Nuccio Busto, gestore del centro sportivo “Footballite” ad Adelfia: “Anche in questo periodo sono andato in giro con il mio amico Nuccio Busto. La gente mi fermava per fare le foto e parlare dei bei tempi. Come dico a loro non siamo cambiati, siamo più vecchi a distanza di dieci anni ma non abbiamo dimenticato niente. Io un beniamino? Ho sempre detto che la mia fortuna è che sono arrivato anche al momento giusto: ci sono altri che hanno fatto molto più di me a Bari, ma forse non hanno lasciato il mio stesso ricordo. Ho fatto solo due anni e mezzo, eppure la gente mi parlava come se avessi fatto tutta una vita qui. E questo è un po’ strano”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 agosto 2021 alle 08:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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