Bari e il cambio generazionale. Da Bianco a Scavone, la vecchia guardia al passo d'addio

L'attuale sessione estiva di calciomercato provocherà profondi cambiamenti all'interno della rosa del Bari. Un squadra che lo scorso anno era contraddistinta da un dato abbastanza curioso: quello di risultare la formazione professionistica italiana più longeva d'Italia con un'età superiore ai 30 anni. Adesso però le idee della società stanno promuovendo un altro tipo di valutazioni e non solo per una questione di regolamento relativa al limite di giocatori over inseribili in lista.

Il Bari vuole iniziare a lanciare e valorizzare giovani per patrimonializzare al meglio gli investimenti. Non a caso i primi acquisti sono tutti millenial (Bosisio, Caprile e Dorval) come anche chi arriverà a breve vedi Benedetti e Cangiano. Ovviamente il gruppo verrà anche potenziato da gente più esperta e di spessore ma per loro le trattative saranno estremamente specifiche e mirate come nel caso di Vicari e di Moncini. 

Ad oggi però tra le priorità ci sono anche le cessioni. Tantissimi calciatori di proprietà (oltre 30) di cui alcuni partiranno per il ritiro di Roccaraso, pur risultando fuori dai piani a medio e lungo termine. Questo è il caso di gente del calibro di Bianco, Mazzotta, Paponi e Scavone, uomini di grande esperienza, dal curriculum importante e soprattutto protagonisti della vittoria dello scorso campionato. Per i 4 citati trovare una nuova squadra non dovrebbe essere un problema, con diverse formazioni di Lega Pro, soprattutto del Girone C che hanno già abbozzato i primi interessamenti. 

Il Bari per una questione di rispetto e riconoscenza non ha intenzione di forzare eccessivamente la mano a differenza dei rientri dai prestiti, esclusi addirittura dal raduno. Il rapporto tra i giocatori in questione e il ds Polito è molto buono, da sempre caratterizzato da una certa schiettezza e sincerità. Questo però non modifica le volontà del club, pronto ad agevolarli nel trovare una nuova sistemazione entro la fine del calciomercato.