La Ligue 1, massimo campionato della Francia, è stato il primo top campionato europeo a scegliere di non tornare più in campo in questa stagione, per decisione del Governo. Per stabilire la classifica finale, la Federazione francese ha stabilito di adottare proprio quel criterio della media punti, oggi discusso in Italia in relazione alla Serie C. Tutte le squadre hanno disputato ventotto partite, tranne il PSG - che è stato proclamato campione - e lo Strasburgo con ventisette. Una scelta che ha mandato Olympique Marsiglia e Rennes in Champions League, mentre Reims e Nizza in Europa League.

Infuriato per questa decisione è Jean Michel Aulas, presidente dell'Olympique Lione, club sette volte campione di Francia. Il club del Rodano non ha rinunciato all’idea di ribaltare la decisione della Lega di fermare il campionato. Un suicidio, per il dirigente francese, che ha presentato due ricorsi: uno contro la sospensione e un altro contro la classifica finale adottata per stabilire titolo, retrocessione e posti in Europa. Da cui il Lione, settimo, rimane fuori. Lo stop della Ligue 1 avrebbe bruciato il tesoretto di 75 milioni che Aulas intendeva investire sul mercato per rinforzare la rosa. Adesso, invece, il Lione, quotato in borsa, si troverebbe costretto a vendere per proteggere il bilancio.

Altra polemica l'hanno scatenata Amiens e Tolosa, rispettivamente penultima e ultima in classifica. La prima è, secondo questo regolamento, retrocessa nonostante il meno quattro dalla zona play-out con dieci turni da giocare e un calendario favorevole. Il presidente del club ha presentato ricorso e una petizione per sostenere l’azione giudiziaria. L'idea sarebbe quella di bloccare le retrocessioni e disputare un campionato a 22 squadre. Dello stesso avviso il club dell'Occitania, molto più staccato in classifica, ma che non accetta una retrocessione a tavolino.

In Serie C si è in pratica pensato di utilizzare lo stesso criterio per stabilire la migliore seconda da promuovere in Serie B. Il timore dei ricorsi, Bari su tutti, è molto forte, ed è ciò che il presidente della FIGC Gravina vorrebbe evitare. In Francia però la situazione ha preso una brutta piega. Si parla addirittura di una possibile retromarcia della Federazione francese, visto che Bundesliga e Premier League ripartiranno ufficialmente e la Serie A si appresta a seguire lo stesso indirizzo. Va ricordato infatti che PSG e Lione sono impegnate in Champions League, competizione da disputare secondo le linee guida Uefa ad agosto. Come farebbero i club a tenersi in forma senza partite ufficiali da qui all'ottavo mese, con gli altri club europei a disputare regolarmente le proprie competizioni?

La versione comune è che anche in Lega Pro, prima di prendere ogni decisione, anticipando addirittura la Serie A e la Serie B, bisognerebbe attendere tutti i crismi del caso e magari valutare attentamente se ci sia una piccola possibilità di tornare in campo, anche solo per disputare i play-off.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 12 maggio 2020 alle 18:00
Autore: Claudio Mele
vedi letture
Print