E' sceso in campo ieri Ciro Polito. Non come quando indossava i guantoni e parava i rigori. Questa volta l'avversario erano le critiche per la robusta sconfitta del Bari contro la Virtus Francavilla. In un clima consapevole (il Bari, a scanso di equivoci, è primo in classifica), il dirigente ci ha messo la faccia, dando seguito a quelle che erano già le intenzioni dichiarate: ovvero, presentarsi ai microfoni quando le cose sarebbero andate male, e non certo bene.

Un atteggiamento maturo, e ricco di personalità, quello del diesse, che non ha lesinato strigliate alla squadra ma ha voluto rilanciare la sfida che vedrà, ora, i biancorossi avere una ghiotta chance di riscatto proprio con quel Catanzaro che, a quattro punti, rappresenta in classifica la prima rivale per la promozione diretta.

Un intervento salutare, allora, quello di Polito. Il Bari ha chiuso - si spera - la parentesi negativa, di una trasferta nefasta. E ora deve guardare con assoluta determinazione al futuro.

Curiosa la tematica arbitrale. Lo stesso Polito, ieri, ha richiesto rispetto. Parole nette anche su questo fronte. "C'è un dato oggettivo: il Bari ha subito almeno 8-9 torti oggettivi. Rigori eloquenti. Questa cosa a me inizia a dare fastidio. Non parlo di Francavilla: abbiamo strameritato di perdere. Parlo delle partite che abbiamo vinto. Non è che l'arbitro deve dimostrare col Bari di avere gli attributi". Insomma, partita aperta su tutti i fronti. Non molla niente, questo Bari. Parola del suo diesse.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 ottobre 2021 alle 12:00
Autore: Davide Giangaspero
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