Pisa e Bari si affronteranno domani nell'anticipo della diciottesima giornata di B, la quart'ultima del girone d'andata. Una sfida che ha rischiato di non giocarsi, causa nubi societarie nelle file dei padroni di casa, ora finalmente meno dense e prossime - sembra - a diradarsi. Si giocherà, dunque, salvo sorprese una sfida non banale per la classifica (il Bari è alla ricerca di punti per agganciare il treno play-off, mentre il Pisa non vuol farsi immischiare nelle zone caldissime). Biancorossi e nerazzurri hanno condiviso tanto anche nel recente passato. Un cordone ombelicale invisibile che dalle comuni vicessitudini societarie si è spostato su singoli e persino allenatori.

Come non pensare a Giampiero Ventura che ha rinverdito la sua parabola in panchina con un biennio strepitoso in quel di Pisa. Mesi di libidine in Toscana che convinsero Matarrese a puntare su di lui per il dopo-Conte. Un'eredità importante e una staffetta delicata (riproposta pochi mesi fa in Nazionale) che portò il Bari comunque a far bene, anzi benissimo, nell'anno del ritorno in Serie A, salvo poi retrocedere male la stagione successiva.

Larga la lista di calciatori transitati tra Pisa e Bari: Kutuzov Castillo, ma anche Alvarez Bonucci. In particolare il difensore azzurro è diventato eccellenza nel mondo, dopo gli albori di carriera in cui Pisa e Bari lo hanno coccolato e soprattutto lanciato nel grande calcio.

Infine i problemi societari. In tanti in questi giorni hanno rivisto il Bari di Alberti Zavettieri nella stoica cavalcata dei ragazzi di Gattuso. Stimoli superiori nel momento di difficoltà. Orgoglio, attaccamento alla maglia, passione. Bari e Pisa, nel tempo, han capito come si fa.

Sezione: Focus / Data: Gio 08 dicembre 2016 alle 13:35
Autore: Davide Giangaspero
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