Accordi telefonici, una borsa con 150 mila euro e una lista con i nomi di chi ha ricevuto il denaro: sono le rivelazioni dell'ex galletto Marco Esposito nell'udienza che si è svolta nella giornata ieri dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Bari e relative al secondo filone del calcioscommesse. Le gare in questione sono Salernitana-Bari (del 23 maggio 2009, finita 3-2) e Bari-Treviso (del 10 maggio 2008, finita 0-1) che secondo l'accusa avevano fruttato nelle casse di alcuni giocatori biancorossi una cifra pari a 220mila euro.

Nell’ambito del procedimento che vede 18 imputati, tra calciatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso, accusati per concorso in frode sportiva, l'ex Esposito - che nei mesi scorsi ha patteggiato una pena ad un mese di reclusione - ha ribadito la propria posizione accusando gli ex compagni di squadra. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri in occasione del match con la Salernitana, per consentire ai campani di vincere la gara di quel 23 maggio 2009, Luca Fusco, l'ex Bari Massimo Ganci e il team manager granata Cosimo D’Angelo avrebbero offerto 150 mila euro a 16 calciatori del Bari e al faccendiere Angelo Iacovelli. Tuttavia Esposito ha voluto precisare che "il primo a chiedermi di perdere per dare una mano alla Salernitana fu l'ex team manager del Bari Luciano Tarantino", la cui posizione però è stata archiviata dalla Procura di Bari causa alcune incongurenze nelle dichiarazioni dello stesso Esposito.

Nel raccontare i fatti relativi a quella presunta combine, l'ex difensore dei galletti ha quindi ammesso di aver "contato personalmente i soldi" per poi dividerli sulla base di una lista scritta a mano che aveva trovato a casa sua, dopo la trasferta di Salerno. Il processo proseguirà il prossimo 4 novembre con l’esame degli imputati.

Sezione: News / Data: Mer 01 ottobre 2014 alle 08:30
Autore: Redazione TuttoBari
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