Il Bari mette la retromarcia. Dopo le due vittorie consecutive in casa, i galletti cadono nuovamente in trasferta. Non mancano le polemiche: la sconfitta fa solo da contorno ad una prestazione complessivamente negativa, in cui si riesce a salvare poco. Il Sudtirol domina e i biancorossi non danno mai la sensazione di poter riprendere la partita. Di seguito tutto ciò che di negativo si è visto nella sconfitta per 1-0.

L’ATTEGGIAMENTO – Probabilmente, la cosa che più è stata contestata alla squadra. Come confermato anche da Iachini, i biancorossi non ci hanno messo la cattiveria agonistica necessaria. Di fronte, invece, una squadra che ha fatto dell’agonismo il proprio punto di forza. Ne consegue che il Bari ha perso la maggior parte dei duelli in campo e, infine, anche la partita.

IL CENTROCAMPO – Nonostante la chiave tattica preparata e poi spiegata dal mister, i biancorossi non sono mai riusciti ad impadronirsi del centrocampo. Il solo Benali non basta, Acampora ed Edjouma non incidono e il Bari non riesce a costruire. Anche in copertura, Casiraghi fa il bello e il cattivo tempo, senza che nessuno riesca a marginarlo.

L’ORGANIZZAZIONE OFFENSIVA – Con un solo (innocuo) tiro in porta, scaturito da corner, la produzione offensiva può ritenersi praticamente nulla. Sibilli, Puscas, Kallon e poi Nasti e Menez, non trovano spunti. Né con giocate individuali, né corali.

UNA CONDIZIONE FISICA (ANCORA) DA TROVARE – Ancora oggi, anche dopo il mercato di riparazione, il Bari manifesta un ritardo di condizione evidente con alcuni calciatori. Puscas in primis, appesantito, perde ogni contrasto con i difensori avversari (3 su 3). Lulic, invece, parte ancora dalla panchina.

I CAMBI NON SVOLTANO – Se dal primo minuto il Bari fatica, i cambi non riesco a migliorare la situazione. Ricci prova qualche sgroppata, ma non basta. Nasti, Lulic, Bellomo e Menez non danno verve ad un ritmo abbondantemente compassato e, nemmeno nel finale, i biancorossi organizzano un forcing.

GLI ERRORI INDIVIDUALI – Tanti, troppi errori individuali a peggiorare una prestazione di squadra insufficiente. Il rigore avversario è frutto di un’incomprensione tra Benali e Brenno. Ma sono evidenti anche gli errori in fase di costruzione.

Sezione: Copertina / Data: Dom 25 febbraio 2024 alle 16:00
Autore: Luigi Arbore
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