Serviranno avversari più probanti, rispetto al fanalino di coda Lecco, per trarre i primi bilanci dell’era Iachini sulla panchina biancorossa. Eppure al nuovo tecnico, arrivato alla partita con soli tre giorni di lavoro sulle spalle, non si poteva chiedere di più: contro i lombardi, superati per tre reti a uno, si è vista una squadra in crescita, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Ma forse ancor più importante è l'entusiasmo ritrovato dal gruppo, come dimostra l'abbraccio collettivo dopo il fischio finale (con sorrisi che non si vedevano da tempo) e la compattezza mostrata intorno al suo allenatore, che si è preso subito la piazza mostrando grinta, entusiasmo e voglia di lottare.. 

In fase di non possesso il suo Bari ha cercato di chiudere soprattutto le zone centrali del campo per dirigere la manovra avversaria sulle fasce, tenendo i due esterni d’attacco stretti e molto vicini ai centrocampisti. Sibilli, in particolar modo, si è preso il compito di schermare il regista Sersanti, mentre Maita ed Edjouma alternavano momenti in cui restavano più bassi ad altri nei quali uscivano in avanti per contrastare il portatore di palla avversario.

Anche in costruzione si sono viste diverse cose positive. Restano alcune cose da sistemare, ma oggi la squadra è stata in grado di sviluppare buone trame e di arrivare più volte dalle parti del portiere avversario, facendo girare il pallone in maniera rapida. Particolarmente coinvolte nella manovra sono state le mezzali, che hanno agito sia come raccordo con i terzini che da punto di riferimento per i dialoghi stretti. In alcune situazioni, dopo buoni fraseggi a centrocampo, la formazione biancorossa ha provato anche ad attaccare in maniera rapida la profondità, soprattutto con i centrocampisti che hanno lanciato gli attaccanti con palloni alle spalle della difesa.

L'avvio di gara è stato sotto il segno dell'equilibrio, con il Lecco che ha tenuto leggermente di più il pallone senza creare grossi pericoli e la squadra di Iachini che è andata avanti soprattutto a folate. Il momento migliore del Bari, nel primo tempo, si è avuto intorno al ventesimo: prima Sibilli si è divorato una clamorosa occasione mancando il gol da posizione favorevole, poi ci ha pensato Benali a togliere le castagne dal fuoco, portando i biancorossi in vantaggio con una bellissima sassata dal limite che ha battuto Melgrati.

La ripresa, d'altro canto, si è aperta nel migliore dei modi per i biancorossi. Gli uomini di Iachini hanno trovato il raddoppio al minuto numero cinquantadue, con Puscas che da posizione favorevole ha messo in rete un pallone spizzato da Maita su un calcio d’angolo battuto da Sibilli. Subito dopo il secondo gol, gli ospiti hanno provato ad alzare i giri del motore: al sessantottesimo Caporale ha sfiorato di testa il pareggio, poi Brenno ha effettuato un grande intervento su un calcio di punizione calciato da Lepore dall’interno dell’aria di rigore (poco prima il portiere brasiliano era stato ingenuo nel raccogliere di mano un retropassaggio).

L’entusiasmo dei lombardi è durato poco, perché pochi giri di lancette dopo i galletti hanno trovato anche il terzo gol, al termine di una buona azione finalizzata da Sibilli su cross di Dorval. Il gol del Lecco, firmato da Novakhovic (grave l'uscita a vuoto di Brenno) non ha riaperto una gara che il Bari ha condotto in porto senza ulteriori rischi, arrivando anche a sfiorare la quarta rete con Lulic. Per adesso, va più che bene così. Contro Feralpisalò e Sudtirol, però, servirà confermare la crescita mostrata oggi.

Sezione: Copertina / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 19:25
Autore: Raffaele Digirolamo
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