Una settimana a dir poco impegnativa per i biancorossi. Quella scorsa si era chiusa con la roboante sconfitta di Palermo e la “pausa di riflessione” del weekend. Il lunedì si è aperto con l’allontanamento dalla panchina del Bari di Marino e, nell’attesa dell’arrivo del nuovo mister, gli allenamenti sono ripresi sotto la guida del Prof. D’Urbano. Nel mentre, le voci circa la riflessione -che alla fine si è prolungata fino alla tarda notte di lunedì- sul nuovo allenatore. Tanti nomi, da Bisoli, Javorcic, Grosso, Longo e Cannavaro sono stati fatti. Quest’ultimo, a dir la verità il primo preso in esame, è stato quello più rumoroso. La piazza palesava apertamente il non gradimento e quindi, alla fine, il martedì mattina ha portato a Bari Iachini e, contestualmente i sorrisi dei tifosi per la scelta.

Una serenità -che poche volte si è vissuta in questa stagione- solo apparente, durata meno di 24h. Il terzo giorno della settimana, infatti, è stato letteralmente scompaginato da una conferenza stampa del patron del Napoli, nonché proprietario anche dei galletti. Le allusioni ad un Bari satellite dei Partenopei, dal quale far scaturire futuri giocatori di proprietà del Napoli hanno scosso tutta la città, fino al sindaco, intervenuto ufficialmente a difesa di “una dignità” offesa.

Le parole di ADL hanno turbato tifosi e non solo, animando la discussione su tutti i media, locali e nazionali. Le distanze prese dal figlio Luigi, presidente dal Bari e la successiva retromarcia del padre, non hanno sortito alcun effetto su una spaccatura tra società e città che già pareva evidente, ma che adesso diventava incontrovertibile.

Il giovedì si è poi chiuso con i numerosi striscioni apposti in tutta la città dai gruppi organizzati del tifo biancorosso che, con un comunicato ufficiale nella serata di mercoledì, avevano promesso “una linea dura”. Con tutti questi argomenti, Iachini, Polito e Luigi De Laurentiis hanno affrontato la conferenza stampa che, assieme, ha riunito pre-partita, presentazione del nuovo allenatore e chiarimenti su alcuni temi delicati.

Fatto salva la conferma della buona impressione di Iachini sulla piazza biancorossa, la sensazione è che nessuna parola possa spegnere le fiamme di un’intera città, esplose su fatti appartenenti a mesi precedenti e che non possono essere ora cambiati. Oggi, però, è tempo di una partita delicata contro l’ultima della classe. Una vittoria può servire almeno a placare i malumori per la classifica. La tempesta, invece, rischia di protrarsi incondizionatamente per tutti i 90’ e oltre questa turbolenta settimana.

Sezione: Copertina / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 08:00
Autore: Luigi Arbore
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