Se pur con lieve ritardo rispetto all'evento, la nostra redazione ha voluto fare chiarezza sui presunti screzi, sulle paventate minacce che alcuni tifosi del Bari hanno denunciato di aver subito durante la gara casalinga tra i biancorossi e il Parma. 

Ricostruiamo i fatti: si era nella ripresa e gli uomini di Ventura, per l'ennesima volta in questa stagione, erano in svantaggio di una rete. Dalla curva nord dello stadio San Nicola, all'improvviso, si alzò un coro di protesta contro la società Matarrese, rea di non aver fatto abbastanza per evitare tale situazione. Apparentemente nulla di strano, se pur opinabile, visto il momento nero che il galletto stava, e sta tutt'ora, attraversando. Durante i cori anti-Matarrese, però, quasi in contemporanea, una parte della stessa curva, dissentì, con fischi ed applausi rivolti alla squadra, l'iniziativa di quei tifosi, alcuni dei quali, a fine gara, sparsero la voce di presunte minacce ricevute dal gruppo storico della Nord, che non aveva condiviso, appunto, quei cori di protesta. Alcuni, poi, accusarono gli stessi Ultras di essere merce della società, di fare quello che la presidenza 'impone' loro di fare.

Per fare chiarezza, come è giusto che sia, la nostra redazione ha contattato in esclusiva il capo storico della curva biancorossa, Alberto Savarese, meglio noto, tra i supporter del galletto, con il soprannome di 'Parigino'.

Alberto, ben trovato. Se pur con leggero ritardo, vorremmo fare chiarezza sulle presunte minacce che alcuni tifosi, come voi in curva Nord, hanno ammesso di aver ricevuto durante i cori di protesta nei confronti del presidnete Matarrese. Cosa c'è, se c'è, di vero dietro queste accuse a voi, a te, rivolte? "Nulla, assolutamente. Ti speigo come sono andate le cose. Innanzittutto, è importante sottolineare che quei cori anti-Matarrese erano rivolti a noi. Era una protesta rivolta al gruppo sotrico della Nord. Quei tifosi non sono altro che personaggi, come dire, allontanati dal nostro gruppo, che continuano a venire nella Nord. Era una provocazione a noi. Ti chiederai il motivo... Semplice, noi abbiamo assunto una linea che, evidentemente, non trova d'accordo certa gente. Noi non siamo per la facile ed inutile protesta. Non si può sostenere la squadra e la società quando le cose vanno bene, quando si parla di libidine e di coppa uefa per poi, al primo periodo nero, affondare con cori di protesta. Noi siamo per l'appoggio incondizionato. Il Bari, però, è di tutti, quindi tutti possono fare quello che vogliono. Ma, ripeto, quei fischi, più che protesta vera e propria, erano una provocazione per noi ultras".

Mi confermi, quindi, che qualcuno del tuo gruppo abbia effettivamente minacciato quei tifosi, invitandoli a smettere di fischiare? "L'unico invito che ho fatto io è stato quello, ironico, di denunciarci. Allo stadio ci sono telecamere di sorveglianza pronte a dimostrare quello che è effettivamente successo. Io sono stato chiamato in prima persona ad intervenire, e tutto ho fatto tranne che minacciare. Le immagini sono a disposizioni di tutti. Attenti, però, che se qualcuno fa querele e non prova nulla, poi sarà, ovviamente, contro-querelato. Siamo gente di qualità intellettuale, conosciamo la legge. Se qualcuno dice di essere stato minacciato o maltrattato, si faccia avanti. Io dico solo che, chi non si sposa la nostra linea di condotta, di sostegno, andando contro a tutto il lavoro che faccio io in settimana, che se ne vada alla Sud, dove già altri ex Nord si sono accasati. Noi non minacciamo nessuno, vogliamo solo che ci sia compattezza all'interno del tifo organizzato. Fortunatamente, nei gironi scorsi, ho ricevuta tanti messaggi di affetto e sostegno di gente che condivide il mio pensiero".

Situazione chiara, quindi. Le minacce non ci sono state, ma la difficoltà del Bari sì, sia contro il Parma che contro lo stesso Catania. Cosa dovrebbe fare, secondo te, questo Bari per venir fuori dalla crisi? "Lavorare, e stare pronti per gennaio. E' fuori dubbio che la squadra abbia bisogno di almeno tre rinforzi importanti: un difensore, un esterno ed un'attaccante. Bisogna aspettare il mercato e sperare. Noi sosterremo, comunque, sempre i ragazzi."

Ma perchè, allora, questo mercato non ci è stato prima secondo te? In estate poco e nulla è stato praticamente fatto... "Si, vero. Sono stati fatti errori di valutazione in base anche a quello che è stato il campionato scorso. La squdra, forse, è stata sopravvalutata".

Uno dei 'colpi' dello scorso mercato è stato D'Alessandro, quello stesso D'Alessandro che non trova spazio in questa squadra e a cui gli sono stati preferiti Crimi e Galasso domenica scorsa da Ventura. Non credi che l'ex Roma potrebbe essere molto utile alla causa biancorossa e, quindi, sia meglio falro giocare? "E' bravo, ma io non do mai peso ai singoli che scendono in campo. A me interessa il gruppo, la squadra, e a prescindere da va in campo, tifo Bari".

Quindi, tutte le formazioni che fa mister Ventura, per te vanno bene? "Assolutamente si. Ci sono persone più adeguate di me a scegliere chi va in campo e chi no. Non posso giudicare certamente io".

Addesso, bisogna continuare a slostenere i ragazzi... "E ci mancherebbe. Sempre".

TUTTE LE ESCLUSIVE DI TUTTOBARI.COM, CLICCA QUI

Sezione: Esclusive / Data: Mer 24 novembre 2010 alle 09:30
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print