Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni durante la trasmissione Terzo Tempo, il giornalista partenopeo di Canale 21 e di Radio Punto Nuovo, Umberto Chiariello, ha commentato la situazione dirigenziale del Bari, in relazione a quella del Napoli: “L’acquisto del Bari da parte di De Laurentiis non è stato vissuto bene dai napoletani. I napoletani in parte sono critici con la famiglia De Laurentiis, hanno sempre visto questo acquisto come una dispersione di energie economiche. Le cose non vanno inquadrate così, chi lo dice è un po’ populista e poco informato. I De Laurentiis hanno fiutato l’affare, hanno seguito l’esempio di Lotito, capendo che nel calcio si possono fare buoni affari con club di grossa importanza caduti in serie minori, che si possono risollevare con buoni investimenti fatti all’inizio. Aurelio non parla mai del Bari, come se la cosa non lo riguardasse, come se riguardasse solo il figlio. In realtà sento dire da tutte le fonti vicino al Bari che Giuntoli ha fatto il buono e il cattivo tempo e che Romairone era un uomo suo”.

Continuando sugli staff dirigenziali delle due squadre: “Giuntoli è in disgrazia a Napoli, per cui credo che se non avverrà qualcosa di particolare, la sua esperienza a Napoli sarà destinata a finire in tempi brevi. Per questo credo che De Laurentiis non darà più carta bianca al suo Direttore Sportivo, e differenzierà gli staff che dovranno guidare Napoli e Bari. Ridimensionamento dei due club? Io non uniformerei le due situazioni. De Laurentiis finirà la stagione e mirerà al primo obiettivo: il ridimensionamento del monte ingaggi, una strada obbligatoria. Il Napoli non ha più nulla in cassa a causa della pandemia, ma non è detto che debba ridimensionare gli obiettivi sportivi. A Bari è diverso, perché la Serie C non ti porta mai a guadagnare. Il suo obiettivo è come minimo portare la squadra a una Serie B di vertice. Le multiproprietà però ti impediscono di sognare, se l’obiettivo poi diventa la Serie A. Cessione del Bari? Difficilmente De Laurentiis si libera dei suoi asset. Contrariamente a quello che si pensa, lui è uno che si affeziona. Se il Bari non ha fatto bene è anche perché lui non conosce bene la categoria, e la persona a cui si è affidato per fare la squadra ha fatto male”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 26 marzo 2021 alle 23:00
Autore: Gabriele Ragnini
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